L’8 luglio alle ore 21 presso la Sala di Vittorio della Camera del Lavoro di Reggio Emilia, in via Roma 53, ospiteremo Stefania Maurizi, giornalista d’inchiesta.
Dopo averla ascoltata per la prima volta in un servizio di “Presa Diretta”, trasmissione RAI dell’agosto 2021, non potevamo non approfondire la conoscenza di una professionista seria e tenace come lei. Il lavoro di ricerca e d’inchiesta che ha svolto e svolge ci restituisce un’immagine concreta e vera di Julian Assange. Abbiamo sentito la necessità di proporla alla più ampia comunità reggiana e non solo, perché ciò che racconta e afferma è notevole e porta forti riflessioni.
La CGIL di Reggio Emilia ci dà un grande aiuto. Ci consente di ospitare questo evento nella sala Di Vittorio della Camera del lavoro di Reggio Emilia, luogo significativo per le lotte e il contributo che i lavoratori hanno dato e danno.
Perché questo evento? Certamente per dimostrare che le democrazie devono essere concretizzate e non basta il nome a definirle tali. Lo scenario che gli Stati hanno costruito intorno ad Assange dimostra quanto le stesse possono essere apparenti: Julian in carcere, estradato, con la spada di Damocle di 175 anni di carcere; se consideriamo che dal 2010 non è più libero, questi anni divento quasi 200, ossia due o tre ergastoli. Assange è stato braccato e imprigionato subito dopo la pubblicazione dei documenti che mostravano crimini di guerra, sordidi accordi per uccidere, nascondere e secretare e non ha più conosciuto la libertà. E ora è sottoposto alle torture di un carcere di massima sicurezza, per adesso a Londra, ma se l’opinione pubblica in massa non si ribellerà, finirà i suoi giorni in un carcere di massima sicurezza negli Stati Uniti. Ecco dove gli Stati ‘democratici’ vogliono che finisca la Verità.
Questo evento deve coinvolgere tutti e tutte: istituzioni in primis, associazioni, ma soprattutto cittadine e cittadini il cui pensiero libero deve raggiungere la Verità che Julian Assange ha voluto far conoscere a costo di perdere la sua libertà personale e mettere in pericolo la sua vita.
Movimento Free Assange Reggio Emilia