La riforma è stata approvata dal governo e ora è all’esame del Parlamento.
Una riforma per porre fine al divieto di interruzione volontaria di gravidanza se non in caso di rischio di vita per la madre è stata annunciata dal presidente della Sierra Leone, Julius Maada Bio.
Un disegno di legge, approvato dal governo, è ora all’esame del Parlamento di Freetown. Le norme attuali, che risalgono al 1861, sono sopravvissute negli anni a diversi tentativi di riforma. Da ultimo, un veto era stato opposto dall’ex presidente Ernest Bai Koroma anche per la pressione esercitata da gruppi religiosi.
IL DISEGNO DI LEGGE CONTRO IL DIVIETO DI ABORTO
Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, nel 2017 in Sierra Leone i casi di mortalità materna sono stati 1.120 su 100mila nascite, uno dei dati peggiori al mondo. Il disegno di legge è denominato Safe Motherhood and Reproductive Health Act. L’annuncio della riforma è stato accolto con soddisfazione da organizzazioni impegnate per i diritti umani. Secondo Fadekemi Akinfaderin, originaria dello Zambia, responsabile della rete Fos Feminista, i cambiamenti potrebbero realizzare le promesse insite nel nome stesso della capitale sierraleonese, Freetown, città fondata da schiavi liberati. “Le donne incinte”, ha sottolineato l’attivista, “avranno il diritto e la libertà di accedere alle informazioni, alle cure e al sostegno del quale hanno bisogno per terminare la gravidanza in modo sicuro”.