Un processo contro il giornalista ucraino, pacifista e obiettore di coscienza Ruslan Kotsaba, si terrà martedì 19 luglio 2022, solo perché ha espresso pubblicamente le sue idee pacifiste.

L’International Fellowship of Reconciliation (IFOR), la War Resisters’ International (WRI),
l’Ufficio Europeo per l’Obiezione di Coscienza (EBCO) e Connection e.V. (Germania) considerano il suo caso una chiara persecuzione politicamente motivata, in violazione dei suoi diritti alla libertà di espressione e alla libertà di pensiero, coscienza e religione, garantiti dagli articoli 18 e 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici e dagli articoli 9 e 10 della Convenzione europea sui diritti umani.

Le reti nonviolente e antimilitariste esprimono la loro solidarietà a Ruslan Kotsaba e sollecitano le autorità ucraine a garantire che tutti i pacifisti in Ucraina, compresi gli attivisti del Movimento Pacifista Ucraino, possano esprimere liberamente le loro opinioni e continuare la loro attività nonviolente.

Le organizzazioni ricordano inoltre la loro ferma condanna dell’invasione russa dell’Ucraina e invitano i soldati a non partecipare alle ostilità e a tutte le reclute di rifiutare il servizio militare.

Il governo ucraino dovrebbe salvaguardare il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, in conformità con gli standard europei e internazionali, tra cui quelli stabiliti dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. L’Ucraina è membro del Consiglio d’Europa e Consiglio d’Europa e deve continuare a rispettare la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Poiché ora l’Ucraina è candidata a entrare nell’Unione Europea, dovrà rispettare i diritti umani come definiti nel Trattato dell’UE e nella giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’UE, che includono il diritto all’obiezione di coscienza.

Testo tratto dal Comunicato stampa di IFOR, WRI, EBCO e Connection pubblicato il 18 luglio.

Guarda qui la video dichiarazione di Ruslan Kotsaba

Aggiornamento:

L’udienza di oggi poco dopo l’apertura è stata rinviata, fissando al 4 settembre e al 28 settembre due nuove udienze.

Secondo gli avvocato il giudice, che ha ridotto il numero dei testimoni da ascoltare, avrebbe fretta di andare a sentenza.

Il clima generale in Ucraina è molto negativo contro gli obiettori e si teme una condanna esemplare per Ruslan. Per questo è ancora più importante l’attenzione internazionale, che WRI, IFOR ed EBCO stanno garantendo.

Sul sito di Azione nonviolenta tutti gli aggiornamenti e la Campagna “Obiezione alla guerra”.