Il design per incoraggiare la parità di genere e l’inclusione sociale. Nasce dalla collaborazione tra la Casa Internazionale delle Donne di Roma e il Quasar Institute for Advanced Design una collezione di oggetti e di giochi destinata ai più piccoli, pensata per stimolare fin dall’infanzia i valori per i quali si batte il centro internazionale fondato e animato dalle femministe della Capitale.
La collezione, che traduce in oggetti di design le battaglie delle attiviste, include Genedù, il generatore di famiglie contemporanee, un gioco per educare i bambini alla parità di genere; la serie di specchi Inner Beauty, dedicata all’orgoglio femminile; My Boobs, la lanterna contro i pregiudizi e che stimola la consapevolezza del proprio corpo; Maniere, il paniere/centrotavola ispirato ai valori dell’accoglienza e della condivisione. Le creazioni sono il frutto del laboratorio che ha visto gli allievi del secondo anno del corso di Habitat Design, guidati dal professore Alessandro Gorla, lavorare a stretto contatto con le femministe della Capitale, traducendo in oggetti di design i valori al centro dell’attività delle volontarie della Casa Internazionale delle Donne.
La collezione sarà presentata al pubblico il 7 luglio durante 777 Women/Design, la festa tutta al femminile pensata dal Quasar per celebrare trentacinque anni di attività nella location storica del “Buon Pastore”, il complesso di Trastevere che ospita la Casa Internazionale delle Donne. Al talk in programma alle 19, interverranno l’ad di Quasar Luna Todaro, la direttrice didattica Alessia Vitali e la presidente della Casa delle Donne Maura Cossutta. Moderna la giornalista Roberta Petronio.
“Il Quasar Institute for Advanced Design viene cofondato nel 1987 da una designer ed è diretto da un pool di donne manager sin dagli esordi” dichiara Luna Todaro, alla guida dell’accademia dal 2008. “Siamo da sempre attenti ai temi di sviluppo e uguaglianza sociale: WWF, Legambiente, 30 ore per la Vita, LAV, Unicef sono soltanto alcuni dei partner attivi nel sociale con cui abbiamo collaborato negli anni. È anche per questo motivo che per festeggiare i nostri primi 35 anni di attività abbiamo deciso di tornare alle origini, con un evento tutto al femminile e legato al sociale. In collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne, i nostri studenti e docenti hanno infatti progettato una serie di prodotti che vogliono promuovere una riflessione critica e altrettanto lucida circa le identità e gli studi di genere. Oggetti intelligenti, dissacranti e pop caratterizzano l’intera collezione, che vuole provocare un’azione di attiva riflessione sull’utente”.
La presidente della Casa Internazionale delle Donne, Maura Cossutta, definisce “interconnessione creativa” quella nata tra la storica associazione e l’accademia romana. Una partnership che ha dato vita, come spiega Alessandro Gorla, docente e designer, a “oggetti incoraggianti, che esortano all’ottimismo, al coraggio, all’auto accettazione e auto determinazione, accompagnando le persone nel disegno e nello sviluppo di una società più etica e attenta ai bisogni dei più deboli”.