Non si fermano le tante attività, piccole o grandi, diffuse nel mondo per la liberazione di Leonard Peltier. In questi giorni, oltre a quelle di cui abbiamo già parlato in Italia, se ne sono svolte in Germania, Francia e Svizzera. Abbiamo potuto seguire quelle di Barcellona.
Ieri sabato 2 luglio si è tenuto un vivace presidio nella piazza Sant Jaume, di fronte ai palazzi del Comune e della Generalitat della Catalogna. Uno speakeraggio trilingue, in spagnolo, catalano e inglese per raccontare ai passanti la storia di quest’uomo. Alcuni dei partecipanti erano coloro che iniziarono una consistente campagna dieci anni fa, recandosi per mesi e mesi ogni giovedì davanti al consolato Usa della città catalana. Raccontano delle tante iniziative portate avanti per cinque anni, cercando di far conoscere la resistenza di quest’uomo e del suo popolo.
Non demordono, sanno che col passare del tempo crescono la rabbia e la vergogna di fronte a una carcerazione che ha il sapore della vendetta. Continueranno a fare tutto il possibile perché quest’uomo riacquisti la libertà al più presto e non muoia in carcere. Il presidente Biden non può aspettare la fine del suo mandato; potrebbe essere troppo tardi.
Continua nel frattempo la campagna per la liberazione di Peltier del Centro per la pace di Viterbo, che oltre a rivolgersi alla nuova Presidente del Parlamento Europeo sta chiedendo di scrivere a quello italiano.
Info: centropacevt@gmail.com