La commissione parlamentare per l’amnistia ha comunicato il rilascio di circa 60 detenuti politici dalle carceri di Al-Sisi. Una goccia nel mare della repressione del dissenso in Egitto. Gioia per familiari e amici delle persone liberate, ma il clima che si respira nel Paese è quello della paura e la consegna del silenzio.
Si valuta che nelle carceri egiziane ci siano 60.000 detenuti politici e di opinione, molti dei quali sono in carcere senza accuse e processi da diversi anni, per aver pubblicato un semplice post sui social. Domani Alaa Abdel-Fattah compirà il centesimo giorno di sciopero della fame nel carcere di Latroun. Della sua sorte non si conosce nulla, se non le informazioni fornite dai suoi avvocati, che lo hanno sentito soltanto al telefono. Il mondo guarda dall’altra parte, “perché il governo egiziano è un alleato affidabile in materia di immigrazione e di forniture energetiche”.