È di recentissima pubblicazione il libro di Cristina Fazzi e Lidia Tilotta, “Karìbu. Lo Zambia, una donna, una grande avventura” (Infinito edizioni, 2022). Si tratta di un lavoro che nasce dal rapporto intenso di solidarietà tra due donne, dal quale emerge una profonda sensibilità umana che coinvolge tutti e getta lo sguardo oltre il proprio IO. Con il consenso dell’autrice proponiamo la lettura dell’introduzione al volume che ci offre una chiave narrativa su come approcciarsi alla vicenda di Cristina Fazzi e sulla sua esperienza in Africa: “Non avrei mai immaginato di partire per lo Zambia – dice la protagonista della storia -. Non ho mai avuto lo spirito missionario. Non nel senso comune del termine. O meglio, consideravo il mio lavoro una missione perché l’ammalato, colui che soffre, ha bisogno di aiuto ovunque si trovi. Sono una gran fifona e l’idea di dover andare in un Paese descritto come pieno di pericoli non mi sfiorava nemmeno, non mi era mai balenata neanche nell’anticamera del cervello. A volte, però, il caso cambia il nostro percorso, il nostro destino. E così è stato”.
Nella lingua bemba, la più parlata nello Zambia, karìbu vuol dire “benvenuto”.
Con Cristina abbiamo pensato fosse il titolo più giusto per questo libro. Benvenuti nella vita avventurosa di una donna fuori dal comune. Perché Cristina Fazzi lo è davvero. La sua energia e la sua passione sono contagiose e travolgenti. Non si ferma nemmeno davanti all’evidenza e scorrendo le pagine ve ne accorgerete.
Benvenuti in Zambia, Paese dalle mille contraddizioni e di una bellezza sconvolgente che scoprirete con gli occhi di Cristina, lei che quelle contraddizioni le vive, ogni giorno, da più di vent’anni.
Benvenuti in una scelta di vita nata da una casualità. Quella di una donna che ha deciso di lasciare la sua terra, la Sicilia, per restare laddove c’era più bisogno di lei.
Benvenuti nell’idea. Quella che da utopica può diventare reale. L’idea che i diritti umani e civili vadano difesi sempre, a partire da quello di adottare un bambino anche se sei single. L’idea che non esistono esseri umani di serie A e di serie B ma solo persone che hanno diritto alle stesse opportunità di vita.
L’idea che bisogna fornire strumenti di crescita e sviluppo, non colonizzare, sfruttare e depredare intere aree del pianeta per consentire a una porzione sempre più piccola di persone di arricchirsi.
Benvenuti in un’altra scelta, la mia. Quella di essere la voce dell’altro. Un’avventura nell’avventura. È già stato così con Lacrime di sale e Karìbu è un altro tassello di un puzzle che prende forma. Mettere la propria scrittura al servizio di storie che vanno narrate perché ci raccontano un’altra storia. Ci consegnano una “contronarrazione”. Ci permettono di allargare i nostri orizzonti, di guardare a cosa c’è oltre il nostro vissuto quotidiano.
Con Cristina abbiamo anche pensato di inserire tra le pagine dei QR code che vi consentiranno, se lo vorrete, di accedere ad alcuni video che abbiamo scelto per voi.