Il 26 luglio di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale dell’Esperanto per festeggiare l’anniversario della pubblicazione, avvenuta nel 1887, del primo libro sull’Esperanto ad opera del suo inventore il medico ebreo L. L. Zamenhof.
Da sempre l’idea di una lingua neutrale, al di sopra delle parti, utile per comunicare, ma non per prevaricare o annullare le lingue del mondo, ha portato un messaggio di amicizia, giustizia, uguaglianza. Lo stesso Zamenhof, durante il primo congresso internazionale degli esperantisti nel 1905, affermava che lì erano convenuti non persone di diverse nazionalità, ma “Uomini tra uomini”.
Le diversità linguistiche costituiscono barriere tra i popoli che spesso portano ad incomprensioni e scontri che non possono essere superati con l’uso di una lingua nazionale. L’Esperanto è una lingua neutra, semplice da imparare, efficace, con una storia e una vasta letteratura originale: è la lingua della pace.
Tanto più in un momento come questo, in cui il mondo continua ad essere funestato da tanti conflitti armati che insanguinano anche la nostra Europa, è necessario parlare di pace e di fraternità.
Per questa ragione l’89esimo congresso degli esperantisti italiani, che si terrà a Brescia dal 20 al 27 agosto 2022, avrà come tema “La pace non capita per caso: il ruolo attivo delle relazioni tra città gemellate nella costruzione di un popolo europeo”.
Federazione Esperantista Italiana