In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, la Campagna “Un’altra difesa è possibile” promossa da cinque Reti della società civile italiana (Rete Italiana Pace e Disarmo, Tavolo interventi civili di pace, Conferenza nazionale degli Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale Servizio Civile, Campagna Sbilanciamoci!) ha chiesto al Presidente della Commissione Difesa della Camera, on. Gianluca Rizzo, una audizione per illustrare i termini e i contenuti della Proposta di Legge “Istituzioni e modalità di finanziamento del Dipartimento per la Difesa civile, non armata e nonviolenta”, al fine di avviare al più presto una discussione parlamentare su questo tema.
L’obiettivo della nostra Campagna (già attiva da otto anni) è il riconoscimento e sostegno a forme non armate e nonviolente di difesa nazionale (secondo il dettato congiunto degli articoli 11 e 52 della nostra Costituzione), come contenuto nelle Petizioni Costituzionali n. 588 (Senato) e 539 (Camera) da noi presentate in questa XVIII Legislatura e accolte dai Presidenti dei due rami del Parlamento.
Il 2 giugno è la Festa della Repubblica che ripudia la guerra: le iniziative in tutta Italia. Anche la Rete Italiana Pace e Disarmo è impegnata insieme a tutte le realtà che lavorano per Pace, Disarmo e Servizio Civile nel sottolineare che il 2 Giugno è la “Festa della Repubblica che ripudia la guerra”, con una presenza attiva nelle numerose iniziative ed eventi che prenderanno vita in tutta Italia il 1 e il 2 giugno, per rilanciare con forza i contenuti e le proposte del movimento della Pace e del Disarmo
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I promotori della Campagna chiedono inoltre di aprire nel Paese e nella politica un dibattito sul tema della “difesa” reso quanto mai attuale dalle recenti decisioni parlamentari di invio di armi in Ucraina e aumento delle spese militari.
Il 2 giugno, Festa della Repubblica che ripudia la guerra e affida il sacro dovere di difesa della Patria a tutti i cittadini, è il giorno migliore per concretizzare la volontà di tanti cittadini di dare piena attuazione agli articoli 11 e 52 della Costituzione.