La mattina di lunedì 13 giugno 2022 si è svolto a Viterbo per iniziativa del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” un incontro di studio sul fondamentale libro di Roxanne Dunbar-Ortiz, “An Indigenous Peoples’ History of the United States”, Beacon Press, Boston 2014, pp. XIV + 296, opera di straordinario valore che nel 2015 è stata premiata con l'”American Book Award”.
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L’incontro si è svolto nell’ambito dell’iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto innocente nelle carceri statunitensi a seguito di un processo-farsa in cui fu assurdamente condannato per un crimine che non ha mai commesso sulla base di “prove” false e di “testimonianze” altrettante false, come successivamente ammisero i suoi stessi accusatori e giudici.
Foto di Kenny, Wikimedia Commons
L’incontro si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime della guerra in corso in Ucraina e di tutte le altre guerre. Si è poi riassunto e commentato il contenuto del libro della prestigiosa studiosa e ne sono stati tradotti e ragionati alcuni ampi brani.
Il libro è dedicato alla memoria di Howard Adams, Vine Deloria Jr. e Jack Forbes, tre illustri studiosi e militanti per i diritti dei nativi americani, autori che molto apprezziamo e cui ci ripromettiamo di dedicare in futuro delle specifiche giornate di ricordo e di studio, sui quali l’autrice alle pp. 237-238 scrive parole illuminanti e commoventi.
L’opera si apre con una nota dell’autrice seguita da una preziosa introduzione, cui fanno seguito undici densi capitoli e una appassionata conclusione; in chiusa i ringraziamenti, un elenco di letture particolarmente consigliate, l’opportuno apparato di note, una completa bibliografia, un accurato indice dei nomi e delle cose notevoli.
E’ un libro che porta a sintesi decenni di ricerca storiografica e di eroica Resistenza in primo luogo culturale dei nativi americani, che hanno definitivamente smascherato e documentato la violenza razzista, colonialista, imperialista, genocida, etnocida ed ecocida – di cui i nativi americani continuano ad essere le prime vittime – da parte del potere rapinatore, onnidivoratore ed onnidistruttore bianco.
Si tratta di un testo di primarie importanza, la cui diffusione anche nel nostro paese sarebbe particolarmente utile. Chi ha già letto la “Storia del popolo americano” di Howard Zinn apprezzerà particolarmente questo prezioso libro, che è il frutto maturo e nutriente delle ricerche e delle lotte più vivide e necessarie di quest’ultimo mezzo secolo. E’ anche uno strumento di lavoro per gli studiosi e i militanti e occasione di una fondamentale presa di coscienza per chi per la prima volta si accostasse a questi temi.
L’autrice ha pubblicato vari altri libri dagli anni Settanta ad oggi e tutti costituiscono contributi preziosi per l’ideale biblioteca dell’umanità, così come utensili irrinunciabili per la lotta di liberazione di tutti i popoli oppressi e dell’umanità intera, per la lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, per la lotta in difesa dell’intero mondo vivente.
I partecipanti all’incontro hanno concordato sull’opportunità di tradurre e pubblicare il libro anche in Italia e hanno condiviso un appello alla Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola e un appello al Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, affinché intervengano presso il Presidente degli Stati Uniti d’America perché emani un provvedimento di grazia che restituisca la libertà a Leonard Peltier.