Deliveroo, società di base a Londra, ha deciso di sospendere l’introduzione di misure che avrebbero portato a più ore di lavoro.
A Dubai i rider della piattaforma multinazionale di consegne a domicilio Deliveroo hanno vinto: dopo un loro sciopero, la società di base a Londra ha deciso di sospendere l’introduzione di misure che avrebbero portato a più ore di lavoro e a una riduzione delle paghe per i suoi collaboratori. La decisione è stata comunicata ai rider con una nota che è stato rilanciata da alcuni lavoratori sui social media. Nel comunicato la filiale emiratina dell’azienda dice di aver “ascoltato le opinioni” dei suoi collaboratori rispetto alle proposte di modifiche agli orari di lavoro e alle paghe, e di aver quindi optato per “non effettuare i cambiamenti che erano stati comunicati”.
La paga per consegna rimane quindi di 10,25 dirham degli Emirati Arabi Uniti, pari a poco più di 2,50 euro. Stando a quanto riferito dal quotidiano emiratino in lingua inglese The National, le intenzioni della società di consegne era quella di portare la paga a 8,75 dirham, ovvero 2,27 euro, e di voler introdurre una giornata di lavoro da 14 ore invece delle 13 attuali, organizzate in genere in due turni di sei ore intervallati da un’ora di pausa. Secondo alcuni rider ascoltati dall’emittente panaraba Al Jazeera, le giornate di lavoro, se fosse entrato in vigore il nuovo regime voluto da Deliveroo, sarebbero passate da 11 a 12 ore.
Secondo la società di base in Gran Bretagna, già oggetto in passato di rivendicazioni sindacali in diverse parti del mondo, le nuove tariffe sarebbero state più competitive, favorendo quindi anche i lavoratori. Il 1° maggio, giornata in cui in molti Paesi del mondo si celebrava la Festa dei lavoratori, i rider di Deliveroo non sono scesi in strada. Filmati rilanciati sui social mostrano un sit-in animato da decine di lavoratori, in gran parte provenienti dal sub-continente indiano, fedele motorino parcheggiato e caratteristiche mantelle e zaini verde acqua ancora indosso.