Oggi Milano contro la guerra ha dato il suo appoggio al popolo curdo che manifestava nei pressi del consolato turco. Sì, perché si è contro le guerre, tutte e ancora di più contro quelle invisibili, quelle dimenticate.
Ci ricordiamo che persino Draghi ha detto che Erdogan è un dittatore? Gli è scappata? Non gli è scappata? Certo è che se gli oppositori in Turchia hanno vita dura, gli oppositori curdi ce l’hanno due volte. Cosi la repressione continua, il PKK continua a comparire in un fantomatico elenco di organizzazioni terroriste, l’esperienza del confederalismo è minacciata da più parti, il popolo curdo continua ad aspirare a una sua terra o quanto meno a un’autonomia che sia autentica.
Oggi, ancora una volta, una piccola donna curda raccoglieva firme per la liberazione di Ocalan; con il suo costume tradizionale, cercava di fermare le persone che passavano. “Dobbiamo raccogliere 10 milioni di firme!” mi ha detto sorridendo.
Una grande, ammirevole capacità di resistere.