Le elezioni generali dell’Irlanda del Nord si sono concluse con il successo del partito politico Sinn Féin, così per la prima volta lo storico Dup (il Partito Democratico Unionista) viene superato. Il partito nazionalista ha ottenuto il 29% dei voti e ha portato a casa 27 seggi, il Dup invece ha incassato il 21.3% dei consensi e ha ottenuto 25 posti nell’assemblea generale. Spetterebbe alla vicepresidente del Sinn Féin, Michelle O’Neill, il ruolo da primo ministro.
Tra le domande che sono sorte immediatamente ovviamente c’è quella che riguarda l’eventuale unificazione dell’isola e staccarsi dal Regno Unito. I numeri, tra i partiti sono vicini, l’idea di unificare l’isola non è un tema caldo per la maggioranza ormai tuttavia il Brexit genera delle conseguenze negative sopratutto un’isola unita che fa parte dell’Unione Europea attira l’attenzione e l’interessamento di qualcuno.
Di tutto questo abbiamo parlato con il giornalista basco Iniaki Irigoien che vive a Dublino dal 1993.
“Sinn Féin non ha aumentato i suoi voti radicalmente ma gli altri partiti hanno perso i loro voti tradizionali. La maggioranza dell’assemblea ora è composta dai partiti che sono contro l’unificazione dell’isola. In questi giorni si parla dell’eventuale referendum ma la strada politica per costruire le basi di un’azione del genere è lunga attualmente e poi ci sono dei piccoli partiti che non hanno una posizione chiara. Io penso che la maggior parte della gente oggi non è più interessata di quest’idea. Anche qui a Dublino magari i media e alcuni politici erano entusiasti di questo risultato elettorale ma la gente comune non si interessa più di ciò che succede al nord dell’isola“.
Iniaki vive e lavora come giornalista dal 1993 nella capitale della Repubblica d’Irlanda, nei Paesi Baschi ha lavorato per i media del movimento indipendentista e anche a Dublino si è interessato del movimento che rappresenta il Sinn Féin.
“Ci sono diversi temi legati ai confini e dobbiamo anche ammettere che tra alcuni partiti c’è una rivalità storica. A tutto questo dobbiamo aggiungere anche il nazionalismo britannico e le fissazioni religiose di tutte le due parti. Queste cose non rendono facile la situazione. Ci sono parecchi nord irlandesi che chiedono la cittadinanza irlandese perché conviene ormai dato che con il Brexit il Regno è sempre più isolato e staccato dal continente europeo. Tuttavia quando si tratterà di votare per l’unificazione dell’isola io non penso che oggi quelle persone sarebbero a favore di questa proposta. Tra il sud e il nord, in questi anni, è nata una forte indifferenza. Inoltre il sud vuole unire l’isola ma dipende anche dalla posizione dei politici del nord quindi ci sarà spazio per la trattative. Io personalmente non prevedo un’eventuale unificazione a breve“.