Per scongiurare il fallimento dei negoziati di Vienna, l’Unione Europea ha inviato a Teheran il negoziatore Enrique Mora, per continuare il confronto con il governo di Teheran e tentare di non far naufragare definitivamente i colloqui.
Le trattative di Vienna sul nucleare iraniano sono congelate dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo stallo diplomatico rischia di far deragliare tutto lo sforzo atto a trovare un’intesa onorevole, per il ritorno di Washington all’accordo del 2015, abbandonato dallo sciagurato ex presidente Trump, su pressioni dell’allora premier israeliano Netanyahu.
I rapporti di intelligence USA sostengono che Teheran sarà pronta entro pochi mesi a poter produrre la bomba atomica, diventando la seconda nazione nucleare nel Medio Oriente dopo Israele.
L’ultimo scoglio nel negoziato è la cancellazione delle sanzioni USA sulle Guardie Rivoluzionarie iraniane.
La mediazione europea propone di mantenere le sanzioni soltanto sulle Brigate Al-Quds, il braccio estero delle Guardie.