A seguito dei bollettini emessi dal Registro generale di Stato, il 19 giugno i colombiani ritorneranno alle urne per eleggere il loro presidente nel secondo turno.
Il bollettino n.16 del Registro generale di Stato indica che sono stati scrutinati il 96,19% dei seggi. Questo risultato assegna a Gustavo Petro (coalizione di centro-sinistra, N.d.R.) 8.234.461 voti, corrispondenti al 40,34% . Tuttavia, per vincere al primo turno è necessario il 51% dei voti.
Al secondo posto si trova Rodolfo Hernández (candidato di destra che si presenta come indipendente, N.d.R.) con 5.730.868 voti, corrispondenti al 28,08% . Seguono Federico Gutiérrez (destra) con 4.884.166 voti, corrispondenti al 23,93%, e Sergio Fajardo (coalizione di centro e di sinistra) con 861.544 voti, corrispondenti al 4,22%.
Queste cifre dimostrano che Gustavo Petro e Rodolfo Hernández passeranno al secondo turno, il 19 giugno. Rimangono da vedersi le nuove alleanze che si formeranno tra i sostenitori dell’uribismo (continuità dei governi degli ultimi 20 anni in Colombia, appoggiati dall’ex-presidente Álvaro Uribe Vélez e il suo partito di destra ‘Centro Democrático’), gli imprenditori e i clan politici vicini al candidato Rodolfo Hernández.
Riguardo alla questione della frode elettorale, i partiti non si sono ancora pronunciati dall’inizio dello spoglio dei voti e si rimane in attesa che vengano segnalate le infrazioni accertate dagli ispettori.
Infine, si attende la dichiarazione di Hernández e successivamente quella di Petro, che passeranno al secondo turno elettorale. Inoltre, si prevedono dei cambiamenti nelle campagne elettorali, che iniziano lunedì 30 maggio e proseguiranno fino al 12 giugno. In queste tre settimane ciascun candidato dovrà attirare quegli elettori che in precedenza hanno votato per gli altri quattro politici.
Traduzione dallo spagnolo di Mariasole Cailotto. Revisione di Thomas Schmid