Nuovamente l’ANPI di Grugliasco è sotto attacco da parte di Azione Studentesca, giovanile del partito neofascista Fratelli d’Italia
Azione studentesca ci accusa di “negazionismo delle foibe” in merito a un incontro sull’attualità della Resistenza nell’anniversario del sacrificio del Partigiano gappista Dante Di Nanni (ucciso in combattimento dai nazifascisti il 18 maggio 1944), iniziativa a cui siamo stati invitati dai rappresentanti degli studenti della Consulta Provinciale, poi non svolta per questioni organizzative.
I neofascisti hanno improvvisato un presidio di protesta sotto il Provveditorato degli studi di Torino per denunciare la presenza dell’A.N.P.I. nelle scuole, definita “negazionista” e promuovendo anche vere e proprie liste di proscrizione e schedature personali: la stessa accusa priva di fondamento con cui attaccano sempre autorevoli e seri storici quali il torinese Eric Gobetti, che ci ha espresso la sua stima e piena solidarietà.
Perché negazionismo significa negare la storia e sono proprio i neofascisti a praticarlo, rifiutando la Resistenza, la genesi della Costituzione nella lotta partigiana e il senso del 25 Aprile; l’A.N.P.I. non è negazionista (un’accusa che riteniamo davvero offensiva), i neofascisti invece vogliono impedire che si parli di storia, gli unici negazionisti sono proprio loro.
E allora le foibe? Cosa c’entrano le foibe con Dante Di Nanni?
La vera questione riguarda l’attività che l’A.N.P.I. svolge nelle scuole e con le scuole, convenzionata a livello nazionale con il MIUR, nell’attuale contesto di rinnovamento generazionale: i nostri laboratori e i nostri progetti educativi sono sempre più richiesti dalla popolazione scolastica studentesca e docente, l’Associazione è sempre più presente e attiva a scuola per la trasmissione della conoscenza e dei valori della Resistenza anche alle nuove generazioni.
Con la scomparsa dei Partigiani, gli incontri interattivi, le passeggiate sui luoghi della memoria, così come la formazione interna con gli storici per aggiornamenti e approfondimenti, sono ormai un cammino consolidato; un percorso iniziato con la generazione della Resistenza e che porteremo avanti con determinazione e riconoscenza nel loro esempio, una fase di rinnovamento nella continuità che i neofascisti vorrebbero ostacolare e impedire, anche utilizzando i loro ruoli istituzionali per svuotare di sostanza la democrazia e colpire chi non si piega oggi come ieri alla loro volontà.
Portare l’Antifascismo, la Resistenza, la Costituzione nelle scuole in modo originale e dinamico può essere considerato negativo solo dagli eredi politici del Ventennio fascista: useremo infatti le accuse false di questi bugiardi, ignoranti e nostalgici quale caso di studio per i nostri laboratori sul revisionismo e l’uso politico della storia.
Chiamiamo quindi tutte le persone che hanno a cuore la memoria della Resistenza e la trasmissione dei valori antifascisti a sostenerci concretamente, sia organizzando incontri a scuola in cui si studia/lavora e sia iscrivendosi all’A.N.P.I.: continueremo il progressivo radicamento nelle scuole, tra i giovani e sui territori.
Salutiamo con affetto tutte le organizzazioni studentesche e tutte le persone impegnate nelle scuole di ogni ordine e grado con ruoli di educazione, formazione e insegnamento che abbiamo incontrato lungo il cammino, consapevoli che abbiamo ancora molta strada da fare insieme, perché come diciamo sempre “la Resistenza fa scuola”!
Oggi come ieri ricordiamo che: “… ancora non si sentono tranquilli perché sanno che gira per la città Dante Di Nanni!”
Ora e sempre Resistenza!
[mentre scriviamo queste righe, riceviamo innumerevoli messaggi e comunicati di solidarietà, grazie davvero, continuate a scriverci e a seguirci, siamo davvero una grande famiglia partigiana!]