L’applicazione, per la prima volta, della direttiva europea 55/2001 per chi fugge dall’Ucraina, ad oggi si tratta di 4 milioni al di persone, al 90% soggetti vulnerabili e i finanziamenti erogati per garantire asilo ai profughi, varati dal Consiglio e dalla Commissione europea, rappresentano la prima decisione positiva in materia presa in sede UE.
Una decisione che va estesa ai profughi di tutte le guerre.
Un diritto di cui non può essere privato né chi, emigrato in Ucraina non ne ha la cittadinanza, né chi arriva da uno dei circa 50 conflitti che si combattono nel pianeta.
Proprio ieri, nel tentativo di giungere in Europa, quasi cento persone hanno perso la vita in un ennesimo naufragio causato non dalla cattiveria del mare ma da quella più infame delle leggi che impediscono l’accesso in Europa e che si traducono in respingimenti illegali.
Rifondazione Comunista chiede, in nome del fatto che l’Europa si rappresenta come terra di accoglienza, di diritto e di democrazia, di applicare, senza condizioni, la direttiva del 2001 a tutte e a tutti, indipendentemente dal colore della pelle o dal paese da cui si fugge. Altrimenti si abbandoni l’ipocrisia e si affermi che anche nella scelta di chi accogliere non prevale alcun criterio di umanità o di diritto internazionale.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea