L’attivista e blogger Valery Kuleshov, 38 anni, definito filo-russo dai media ucraini, è stato ucciso a Kherson.
Lo ha riferito sui social network il deputato del consiglio regionale Sergey Khlan: “Durante l’esame del defunto, hanno trovato ferite da arma da fuoco alla testa, al corpo e alle mani”.
Le prime informazioni sulla sua morte sono state fornite dal portale Most.ks.ua. ed in seguito è stata confermata anche dai suoi amici.
È stato ucciso, con un’esecuzione in stile squadroni della morte, la mattina del 20 aprile 2022 alle ore 8:15, colpito da una raffica sparata a distanza ravvicinata mentre si trovava nella sua auto parcheggiata accanto al suo condominio a Kherson.
Dall’inizio del conflitto in Donbass, circa 8 anni fa, Kuleshov ha raccontato la vita quotidiana dei civili. Per il suo lavoro era stato accusato dai servizi segreti ucraini di “collaborazionismo russo”.
Valery Kuleshov ha lavorato nella milizia fino al 2015 e, secondo i media locali, ha collaborato attivamente con gli apparati russi e ha persino presentato domanda per la carica di capo della polizia di occupazione della città di Kherson, attualmente controllata dalle truppe russe.
Non è il primo ucraino ad essere ucciso per l’accusa di “collaborazionismo”: all’inizio di marzo 2022, il sindaco della città di Kremennaya Vladimir Struk, che sosteneva l’LPR e voleva stabilire legami con la Russia, è stato trovato morto.
Fonte: https://wiadomosci.radiozet.pl/amp/full/2754307/Swiat/Walerij-Kuleszow-nie-zyje.-Prorosyjski-bloger-zostal-zabity-w-Chersoniu.-Wideo?fbclid=IwAR2-h1uA94irF0784gfQx3i9Jpuq7oEPDGzV5QHg5ywQKcn6L4S4fuKdbqU