Questa mattina, davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale, i sindacati hanno manifestato contro la Giunta Cirio
La sanità pubblica piemontese è sempre più in crisi, lo denunciano sindacati e cittadini.
I contratti precari, stipulati per il Covid, per molti dei lavoratori della sanità sono in scadenza, la Regione sembra voler stabilizzare solo un numero pari ai pensionamenti. Secondo le associazioni sindacali il licenziamento dei precari metterà ancora più in emergenza il sistema sanitario pubblico piemontese, già gravemente compromesso. Secondo le sigle dei lavoratori i soldi per la stabilizzazione di tutti i precari ci sono. Una delegazione della CIGL è arrivata alla manifestazione al suono dello slogan: “Cirio tira fuori i soldi”.
Sono circa 5.700 lavoratori i precari della sanità, la Regione ne stabilizzerebbe circa 1.100. Il Decreto Calabria, che permette di aumentare il personale del 10%, darebbe la possibilità al Piemonte di spendere 58 milioni di euro per la stabilizzazione dei lavoratori precari. Il bilancio della sanità piemontese ammonta a circa 9 miliardi di euro.
Sono molti i temi per i quali la Regione è sotto accusa: le liste di attesa per le visite specialistiche, l’annosa questione dell’ospedale unico dell’ASL TO5, lo spezzettamento di Città della Salute, le decisioni prese contro la volontà della cittadinanza in merito al Maria Adelaide, la questione delle Case di Comunità.
Una combinazione di ribaltamenti di progetti già avviati che ne rimandano la realizzazione, decisioni contro il volere dalla cittadinanza, a tutto ciò si aggiungono continue denunce da parte dei sindacati della sanità.
La questione delle liste d’attesa delle visite specialistiche, mediamente da sei a otto mesi, crea ulteriore forbice sociale: chi può si cura privatamente, chi non può aspetta.
Ieri c’è stata una manifestazione per lo stato in cui versa la psichiatria, ulteriormente decurtata di risorse economiche, 10 milioni di euro in due anni.
Cirio dà la colpa al governo, chiede maggiori trasferimenti di fondi.
La spesa pro-capite per la sanità privata piemontese è superiore alla media nazionale, la salute dei piemontesi è peggiore della media delle altre regioni italiane
Le dichiarazioni di Marco Grimaldi: Capogruppo regionale LUV:
Le dichiarazioni dei sindacati: