Source International pubblica il suo ultimo studio epidemiologico sul caso ambientale di Cerro de Pasco in Perù.
L’associazione denuncia da anni la drammatica situazione sociale, ambientale, economica e sanitaria in cui la popolazione della città mineraria di Cerro de Pasco, sulle Ande Peruviane, è costretta a vivere, o meglio sopravvivere.
Intere generazioni di bambini e adolescenti si stanno ammalando gravemente e, nella maggior parte dei casi, i danni sono irreversibili. L’esposizione cronica alle svariate sostanze tossiche e cancerogene immesse nell’ambiente dalle attività estrattive minerarie della compagnia Cerro SAC-VOLCAN, controllata da GLENCORE, una compagnia multinazionale con sede in Svizzera, sta impattando la popolazione che vive a ridosso di una delle più grandi miniere di oro, argento, piombo e zinco dell’America Latina.
Gli ultimi due studi, condotti sul posto dall’organizzazione italiana SOURCE INTERNATIONAL, mettono in luce una situazione sanitaria estremamente grave.
La popolazione di bambini e adolescenti, direttamente esposta alle attività estrattive, presenta alte concentrazioni di metalli pesanti nel proprio organismo: mercurio, arsenico, cadmio, cromo, alluminio, tallio. “I metalli pesanti sono elementi che si accumulano nel corpo e danneggiano differenti organi bersaglio: dal cervello, ai reni, alla pelle e ai polmoni. Alcuni di essi sono cancerogeni e teratogeni, altri neurotossici”, ha dichiarato Laura Grassi, co-autrice dello studio ed integrante del team di Source International.
Uno dei due studi recentemente realizzati, che è stato inoltre pubblicato su Nature, la settima rivista scientifica più citata al mondo, evidenzia una stretta correlazione fra la presenza di metalli pesanti nei campioni di capelli della popolazione studiata e l’insorgenza di alcune manifestazioni cliniche tipicamente riconducibili all’esposizione cronica a sostanze tossiche. Fra le patologie studiate dall’équipe delle Università di Madrid, Santiago de Compostela e Coimbra, che hanno preso parte allo studio, vi sono le emorragie nasali, le coliche, le alterazioni dermatologiche, le alterazioni dell’umore e la riduzione del campo visivo.
Durante l’ultima missione del 2021, l’equipe di Source International è stata affiancata da un team di psicologi di Lima, Superdotados Peru, per investigare come il quoziente intellettivo della popolazione locale sia influenzato dall’esposizione ai metalli pesanti, alcuni dei quali tossici per il sistema nervoso.
Lo studio pubblicato recentemente denuncia come il quoziente intellettivo (QI) medio dei bambini di Cerro de Pasco è 12 punti inferiore a quello dei bambini che vivono in contesti privi di miniere. Il piombo blocca lo sviluppo del QI, che avviene nei primi 5 anni di vita e il danno è permanente e irreversibile. Perfino nei capelli di questi bambini si è riscontrata una concentrazione di piombo 42 volte superiore a quelle normale.
“Non solo stanno privando i bambini di Cerro della loro salute, ma anche della possibilità di un futuro, destinandoli all’emarginazione e all’esclusione sociale”, afferma il biologo Flaviano Bianchini, fondatore e direttore di Source International. “Il rischio ulteriore è innescare effetti intergenerazionali, perché i figli di genitori con un quoziente intellettivo più basso subiranno degli effetti diretti anche nella loro crescita ed educazione. L’impatto di quel che sta accadendo a Cerro de Pasco, sotto questa luce, è tremendo».
Questi dati vengono usati per procedere con azioni legali verso il Governo e la compagnia mineraria.
Laura Grassi – Source International