Facendo proprio l’appello alla “tregua pasquale” promosso da papa Francesco, i presidenti della “Conferenza delle Chiese europee” e della “Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità europea” hanno inviato una lettera al presidente russo Putin e al presidente ucraino Zelensky per chiedere la tregua dal 17 al 24 aprile, le due date in cui i cristiani delle diverse confessioni celebrano la pasqua (il 17 i cattolici e i riformati seguendo il calendario gregoriano, il 24 gli ortodossi seguendo il calendario giuliano).
Innumerevoli persone di ogni confessione religiosa e di ogni orientamento culturale si sono associate alla richiesta di fermare la guerra e le stragi di cui consiste, di sancire una tregua pasquale che dia impulso a negoziati che fermino definitivamente la guerra, le stragi, le devastazioni.
La guerra scatenata dal folle e criminale governo russo sta uccidendo ogni giorno altri esseri umani, sta devastando ogni giorno terre e città, si sta allargando ogni giorno e presto può diventare una guerra mondiale, quindi nucleare, quindi annientare l’intera famiglia umana.
Come scrisse don Lorenzo Milani: “E noi stiamo qui a questionare se al soldato sia lecito o no distruggere la specie umana?”.
La guerra va fermata immediatamente, salvare le vite umane in pericolo è il fine sovraordinato cui ogni altra considerazione deve cedere il passo.
Solo dei pazzi scellerati possono volere, ordinare, armare, eseguire, favoreggiare la guerra che divora innumerevoli vite umane inermi e innocenti.
Solo dei pazzi scellerati possono volere, ordinare, armare, eseguire, favoreggiare la guerra che minaccia di annientamento l’umanità.
Tutti i governi coinvolti dovrebbero adoperarsi per la tregua pasquale, per la cessazione immediata delle stragi, per la cessazione immediata della guerra.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite è il primo dovere.
Chiediamo a tutte le persone di volontà buona di condividere e diffondere l’appello alla tregua pasquale.
Chiediamo a tutte le persone di volontà buona di far sentire la voce dell’umanità a tutti i governanti del mondo.
Chiediamo a tutte le persone di volontà buona di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite è il primo dovere.
Appello condiviso dalle persone amiche della nonviolenza che si sono incontrate in piazza Antonio Gramsci a Viterbo la mattina del 16 aprile 2022
Viterbo, 16 aprile 2022