“Il secolo del petrolio è diventato un secolo di ecocidio e genocidio perché ha trattato la terra e la natura come morte, mera materia prima da estrarre a scopo di lucro. L’umanità avrà un futuro se ricordiamo che la Terra è viva, la Terra ha dei diritti e noi abbiamo la responsabilità di proteggerla. Sono felice che il Cile si sia unito ai paesi i cui cittadini hanno lavorato per introdurre i diritti della natura nella loro Costituzione.” La dottoressa Vandana Shiva, presidente di Navdanya International, ha commentato così la notizia che il Cile ha introdotto i diritti della natura nella sua Convenzione Costituzionale.
Il Cile ha compiuto un passo da gigante riconoscendo i diritti della natura nella Convenzione Costituzionale, approvando il seguente articolo di principi (articolo 9):
“Individui e popoli sono interdipendenti con la natura e, insieme, sono un tutto inseparabile. La natura ha dei diritti. Lo Stato e la società hanno il dovere di proteggerli e rispettarli”.
Il secondo comma dell’articolo 9 dice: “La natura ha dei diritti. Lo Stato e la società hanno il dovere di proteggerli e rispettarli” è stato approvato e diventa una bozza della nuova Costituzione in Cile.
Se approvata dal plebiscito, questa Costituzione sarebbe la seconda al mondo (dopo l’Ecuador) a riconoscere la natura come soggetto di diritti.
Il Tribunale Internazionale per i Diritti della Natura e l’Alleanza Globale per i Diritti della Natura – GARN – si congratulano con il Cile per questo passo storico e deciso a favore dei diritti della natura.