Sono un vecchio medico e parteciperò il 24 aprile alla Marcia per la Pace Perugia – Assisi, dove incontrerò certamente migliaia di giovani. Mi sto chiedendo da qualche giorno quale possa essere la richiesta dei partecipanti alla marcia più efficace e condivisa da gran parte degli italiani.
Ho letto il libro, uscito da pochi giorni, “Contro la Guerra. Il coraggio di costruire la Pace”, in cui Papa Francesco, dopo aver definito Hiroshima “Città simbolo della Seconda Guerra Mondiale”, nell’introduzione afferma che “ l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è oggi più che mai un crimine, non solo contro l’uomo, ma contro ogni possibilità di futuro della nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fine di guerra è immorale, come è immorale il possesso delle armi atomiche”.
In Italia ospitiamo sul nostro territorio 90 bombe atomiche americane, 50 nella base di Aviano, in Friuli-Venezia Giulia e 40 nella base di Ghedi Torre, in provincia di Brescia. Allora l’Italia è un paese immorale?
FUORI LE BOMBE ATOMICHE DALL’ITALIA può essere il grido della nostra Marcia, una parola d’ordine unificante che non ha bisogno di spiegazioni, un coro che arrivi e faccia riflettere il nostro popolo torpido e impaurito.
Una richiesta egoista? No, un inizio di Disarmo!