Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia -a cura RedPA-

 

Palermo, al Gramsci presentazione del libro Simona Mafai, una vita per la politica

Oggi ore 16:30 all’Istituto Gramsci Siciliano (Cantieri Culturali alla Zisa – via Paolo Gili 4) sarà presentato il libro Simona Mafai, una vita per la politica (Istituto Poligrafico Europeo Casa Editrice, 2021 – Collana: Istituto Gramsci Siciliano), a cura di Giovanna Fiume e Piera Fallucca. Ne discuteranno Ida Fazio, Chiara Natoli e Bianca Stancanelli. “Simona Mafai (1928-2019) ha vissuto da protagonista più di settant’anni di storia politica, lasciando tuttora il segno delle sue battaglie e del suo impegno nel contesto delle profonde trasformazioni subite dalle istituzioni e dalla società nel suo complesso. Le autrici e gli autori di questa raccolta mettono a fuoco i molteplici aspetti della sua attività politica e alcuni preziosi ricordi privati, ricordando la sua forte personalità, le rigidità e le aperture, la disciplina praticata in virtù di un ideale superiore e collettivo, la coerenza e la capacità di dialogare, l’essere stata comunista dall’adolescenza fino ai novant’anni. Un’opera corale che, pur essendo parziale e caratterizzata dai personali punti di vista di chi l’ha conosciuta e ne ha condiviso esperienze personali o tragitti politici, si rivela un omaggio utile a dare coerenza a una memoria frammentata, ad assemblare un numero di tessere sufficiente a ricomporre i tratti di un profilo e illuminare l’importanza di una vita, a mantenere la complessità di una personalità che è stata a lungo, e fino alla fine, presente e attiva nello spazio pubblico nazionale, ma soprattutto siciliano”. [Info]

 

Manifestazione regionale  NO MUOS \ NO GUERRA \ NO PCTO: No al protocollo d’intesa USR \ Comando Militare-EI, per Abrogare i “Percorsi  per  le  Competenze  Trasversali  e  per  l’Orientamento” PCTO) pudica  ridenominazione dell’Alternanza Scuola Lavoro introdotta con la legge 107/2015 – Palermo, venerdì 8 aprile 2022 ore 9,30 (Via Giovanni Fattori)

Pubblichiamo la lettera indirizzata all’USR-Sicilia per l’abrogazione dei PCTO nella scuola 

In entrambe le formulazioni [PCTO o Alternanza Scuola \ Lavoro(ndr)] siamo di fronte ad un’attività lavorativa obbligatoria che ha il fine malcelato di insegnare alle giovani generazioni le basi fondamentali (ideologiche e pratiche) del mondo del lavoro nell’epoca del neoliberismo trionfante: precarietà, dequalificazione, sfruttamento. Sia nella Formazione Regionale sia nella Scuola Pubblica, soprattutto negli Istituti Tecnici e Professionali, questa pratica ha messo a disposizione delle aziende sui territori centinaia di migliaia di giovanissimi/e che, con la giustificazione di imparare il mestiere, introiettano la concezione dominante per cui è una fortuna trovare un impiego anche se i diritti salariali, contrattuali, di orario e organizzazione, devono essere sacrificati. È questo ormai il volto palese di una scuola che ha perso il suo ruolo di formare e istruire per diventare cinghia di trasmissione di un sistema che “non solo sfrutta, ma prepara allo sfruttamento ed educa a sfruttare”. Compresa nel pacchetto ASL/PCTO è l’evidente mancanza di sicurezza, per cui si sono verificati numerosi e gravi incidenti a carico di studenti e studentesse. Fino a giungere alle estreme conseguenze con la morte nel corso di uno stage di due ragazzi frequentanti Centri Regionali di Formazione Professionale, ma che sarebbe potuto capitare in qualsiasi scuola secondaria. L’ASL/PCTO insieme agli stage gratuiti e al sotto inquadramento degli apprendisti, costituisce la nuova frontiera del mercato del lavoro, in cui lo scambio non è più tra forza lavoro e salario, ma tra lavoro e formazione, reale o presunta che sia.

REVOCARE IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’USR SICILIA E IL COMANDO MILITARE DELL’ESERCITO IN SICILIA DEL 29.12.2021

Rigettiamo con forza il Protocollo d’Intesa firmato dal Comando Militare dell’Esercito e dall’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia il 29.12.2021,  che prevede l’impiego degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado in progetti lavorativi, non retribuiti, in 7 caserme dell’Esercito. “Riservare particolare attenzione al mondo scolastico, accademico e scientifico per la diffusione dei valori etico sociali, della storia e delle tradizioni militari ”, così recita il protocollo, ci sembra in netto contrasto con tutti i documenti di vari organismi internazionali che invitano le istituzioni a non propagandare fra le giovanissime generazioni i valori della guerra che, peraltro, è ripudiata nella nostra Costituzione. L’affermazione, sempre del protocollo, “rafforzare la correlazione fra il sistema educativo e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e naturalistico del territorio, anche attraverso interventi mirati e puntali ” ci appare tragicomica poiché viviamo in una Regione che paga a caro prezzo la sottrazione di interi pezzi di territorio perché soggetti a servitù militari. Basti pensare allo scempio della sughereta di Niscemi per far posto alla base che ospita il Muos o alla costa di Punta Izzo ad Augusta interdetta alla fruizione. Infine  leggiamo  nel  protocollo  che  tocchi  all’esercito  “il  coordinamento  e  monitoraggio  di  ogni sviluppo dell’attività formativa”. Questo punto ci sembra il più grave, ancora di più in un momento come questo che a causa della pandemia viviamo sotto una legislazione di emergenza. La scuola deve rafforzarsi come punto di riferimento delle nuove generazioni e non diventare cassa di risonanza o ancora peggio esecutore dei voleri dell’Esercito Italiano. La scuola deve educare alla pace e alla convivenza tra i popoli e il modello scuola-caserma e la militarizzazione dell’educazione e del sapere vanno nella direzione opposta. Pertanto  chiediamo  all’USR  Sicilia  la  revoca  immediata  del  Protocollo  in  questione  e  alle  scuole siciliane che le abbiano intraprese, di sospendere ogni attività di collaborazione con istituzioni militari.

Movimento No Muos, Anarchica Palermo, Cobas, Colletivo Studentesco LC GaribaldiPalermo, Collettivo Radio AUT, Comitato di Base NO MUOS Palermo, Federazione Anarchica Siciliana, Fronte della Gioventù Comunista, Laboratorio A. Ballarò, Laboratorio Sociale Malaspina, Our Voice, Partito Comunista dei Lavoratori, SCUM, Studenti Palermitani, USB Scuola Palermo. /events/

 

NO al Deposito di scorie radioattive in Sicilia / MANIFESTAZIONE

Palermo, sabato 9 ore 17:00 – Piazza Verdi (Teatro Massimo )

Trapani, Calatafimi-Segesta, Castellana Sicula-Petralia Sottana, Butera. Nella Carta delle Aree Idonee alla costruzione del deposito nazionale di scorie nucleari non vorremmo ritrovare nuovamente tutti e quattro i siti siciliani, individuati lo scorso anno dalla Sogin.
Speriamo che sia cambiato qualcosa dal gennaio del 2021 quando la pubblicazione – da parte della Sogin – della Cnapi aveva allarmato i siciliani. La stesura dalla CNAI (Carta nazionale delle aree idonee) è un ulteriore passo avanti nel processo di scelta della località: la mappa, in cui figurano i siti siciliani, adesso viene trasmessa al Ministero della Transizione Ecologica che dovrebbe approvarla – dopo aver sentito l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, di concerto con il ministero delle Infrastrutture – tramite decreto.
Non è da dimenticare, inoltre, che giusto qualche mese fa la Sogin era stata commissariata proprio rispetto alla procedura per l’identificazione del luogo in cui costruire il deposito nazionale per le scorie nucleari, che sarebbe risultata sospetta.
Già lo scorso anno in seguito alla pubblicazione del primo annuncio in tutta la Sicilia si era attivata una mobilitazione contro la possibilità di costruzione di questo deposito.
Ad un anno da quel percorso di mobilitazione non vorremmo ritrovarci allo stesso punto, con i siti siciliani ufficialmente tra quelli idonei; scelta scellerata e profondamente ingiusta.
Non ci resta che riattivare la mobilitazione, tornare in piazza per ribadire il nostro NO a quest’opera, per difendere la nostra terra dall’ennesimo attacco, per pretendere opere utili e necessarie.
comunicato congiunto Ecologia Politica – Palermo, No al deposito di rifiuti nucleari a Butera,  Comitato Mai Depositi Radioattivi in Provincia di Trapani, Mai depositi radioattivi – Madonie

 

 

Piazza Bausch – una nuova piazza di quartiere ai Cantieri Culturali alla Zisa: trasformare la “cittadella d’élite” in comunità cittadina

Appuntamento domenica 10 aprile alle 11.00 per costruire insieme una nuova piazza per Palermo!

Progettiamo lo spazio, esprimiamo i nostri desideri e condividiamo proposte sulle funzioni per la futura Piazza Bausch. Portiamo le piante dai nostri balconi per costruire delle aiuole condivise. La mattinata di co-progettazione terminerà con un pranzo di comunità offerto dal Cre.Zi. Plus. Possono oggi i Cantieri Culturali alla Zisa cambiare la loro destinazione d’uso da “cittadella della cultura d’élite” a luogo di comunità? Negli ultimi anni questa trasformazione sta già avvenendo. Con l’apertura di tanti nuovi spazi culturali, ai Cantieri è cambiata la modalità d’uso: da luogo dei “grandi eventi” a “luogo del quotidiano”. Il progetto Piazza Bausch va in questa direzione: prevede di rigenerare lo slargo tra il Cre.Zi. Plus e la Sala De Seta, trasformando l’area in una nuova piazza per i quartieri Zisa e Noce. Attraverso delle azioni di engagement comunitario, gli abitanti riprogettano le modalità d’utilizzo di quello che, fino ad oggi, è stato considerato solo un’area di transito per renderla un luogo d’incontro, di socializzazione, di interrelazione. Una “piazza”. Il progetto Piazza Bausch, ideato da CLAC ETS in collaborazione con U’Game, E.D.I. e il Comune di Palermo, è vincitore dell’avviso pubblico “Creative Living Lab – 3 edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. comunicato CRE.ZI. PLUS

 

Assemblea Territoriale Potere al Popolo-Palermo: “Inventiamo l’avvenire perché la rivoluzione deve partire da ognunə di noi!”

Domenica 10 Aprile 2022, alle 16:00, al Moltivolti, Via G. M. Puglia 21, dibattito di Potere al Popolo sulla situazione politica internazionale, nazionale e locale, a cui parteciperà il portavoce nazionale Giuliano Granato. Nella nota politica  l’obiettivo di PaP è quello di mettere in rete tante esperienze di lotta quotidiana anche nella realtà palermitana.

 

Respinti illegalmente in Libia da un mercantile 90 persone sabato scorso sono morte nel Mediterraneo, solo quattro i sopravvissuti – Secondo i resoconti, sono stati in mare per quattro giorni senza ricevere alcun soccorso, prima che l’imbarcazione su cui si trovavano si capovolgesse. 90 persone sono annegate. Per loro, nessuna accoglienza. L’Europa continua a fare affidamento su strategie di deterrenza mortale e non è disposta a fornire vie d’accesso sicure a chi fugge. Che cosa possiamo rispondere alle famiglie di chi ha perso la vita in mare?      [nota  Sea-Watch

 

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