Nei giorni scorsi vi sono stati alcuni tentativi di mediazione diplomatica per il cessate il fuoco in Ucraina, da parte del turco Erdogan, dell’israeliano Bennett, del francese Macron. Per ora senza evidenti risultati.
Anche Papa Francesco è tornato ieri mattina a Roma sulla tragedia della guerra in Ucraina, rinnovando il suo appello per la Pace.
Il pensiero del Papa va alle ferite che straziano il popolo ucraino: “In Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime. Non si tratta solo di un’operazione militare, ma di guerra, che semina morte, distruzione e miseria. Le vittime sono sempre più numerose, così come le persone in fuga, specialmente mamme e bambini. In quel Paese martoriato cresce drammaticamente di ora in ora la necessità di assistenza umanitaria.
Bisogna quindi che si assicuri subito protezione alla popolazione civile”, questo riafferma con forza Francesco: “Rivolgo il mio accorato appello perché si assicurino davvero i corridoi umanitari, e sia garantito e facilitato l’accesso degli aiuti alle zone assediate, per offrire il vitale soccorso ai nostri fratelli e sorelle oppressi dalle bombe e dalla paura.”
Il Papa rivolge la sua gratitudine ai tanti operatori impegnati nell’accoglienza e chiede il rilancio dei negoziati: “Ringrazio tutti coloro che stanno accogliendo i profughi.
Soprattutto imploro che cessino gli attacchi armati e prevalga il negoziato e prevalga il buon senso, pure. E si torni a rispettare il diritto internazionale! Un pensiero particolare va anche ai giornalisti che, con il loro lavoro, avvicinano tutto il mondo alla straziante realtà della guerra: vorrei ringraziare anche le giornaliste e i giornalisti che per garantire l’informazione mettono a rischio la propria vita: grazie, fratelli e sorelle, per questo vostro servizio ! Un servizio che ci permette di essere vicini al dramma di quella popolazione e ci permette di valutare la crudeltà di una guerra.”
Francesco conclude ricordando lo sforzo diplomatico della Santa Sede e la sua ferma volontà di mettersi al servizio della pace: “La Santa Sede è disposta a fare di tutto, a mettersi al servizio per questa pace”.
In questi giorni sono andati in Ucraina due cardinali, per servire il popolo, per aiutare.
Il cardinale Krajewski, elemosiniere, per portare gli aiuti ai bisognosi, e il cardinale Czerny, prefetto ad interim del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale.
Questa presenza dei due cardinali lì è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: “La guerra è una pazzia! Fermatevi, per favore! Guardate questa crudeltà!”.