“M. Il figlio del secolo” è l’adattamento di Massimo Popolizio in 31 quadri teatrali del romanzo storico su Benito Mussolini di Antonio Scurati, Premio Strega 2019. Lo spettacolo, come il libro, tenta la risposta alla domanda inesausta, su come un essere umano senza particolari qualità, arrogante e distruttivo, sia riuscito in pochi anni, partendo da una disfatta elettorale, a raggiungere un consenso crescente che lo ha individuato come “l’uomo della provvidenza”, permettendogli di istituire una dittatura brutale con l’approvazione della Chiesa, della Monarchia, dell’Industria, del Popolo italiano.

Visto nel momento in cui infuria la guerra in Ucraina, questa epica rappresentazione fa riflettere: ci si rende conto che la messa in scena non parla solo di ieri, purtroppo anche di oggi. Benito Mussolini è rappresentato da Massimo Popolizio e da Tommaso Ragno, quest’ultimo pur non somigliando per nulla al duce ne comunica l’interiorità. Popolizio interpreta il Mussolini “teatrante”, colui che in pubblico recita una parte, colui che ha precorso una strategia comunicativa che oggi definiamo populismo, Tommaso Ragno è il suo doppio. Il personaggio che Tommaso Ragno impersona con grande maestria è una figura tragicamente ordinaria, uno che oggi definiremmo”maschilista”, che eccelle nell’arte di mentire, che non ha scrupoli rispetto alla vita e alla morte dei suoi simili.

Lo spettacolo dura tre ore, durante le quali la tensione non cala mai, grazie anche a una scenografia di elegantissima efficacia, dai plumbei colori che mutano al nero, al bianco, al colore del sangue. Ambientazione simbolica che, attraverso cubi, trapezi e macchinari, bene esprime ogni luogo. Sullo sfondo parlano dipinti, réclames, filmati d’epoca tratti dall’archivio storico Luce Cinecittà. Emoziona la colonna sonora sottolineando personaggi e situazioni: ad esempio l’ascesa su una scala su cui è stesa la bandiera italiana con stemma regale, di Gabriele D’Annunzio, ironicamente cinto dal coro del Messiah di Hendel “For unto us a Child is born”.

Ogni quadro ha un titolo, non sempre identico a quello del romanzo originale, ma dialoghi e personaggi sono ricavati dalle parole del libro. Diciotto attori ci raccontano, senza ideologia e calandosi nella psicologia umana, i sei anni che videro comparire sulla scena della storia Benito Mussolini: dal 1919, quando fu ritenuto spacciato giacché il suo movimento aveva ottenuto soltanto 2100 voti alle prime elezioni libere del dopoguerra, all’affermarsi dei fasci di combattimento, alla Marcia su Roma, al dilagare dello squadrismo, fino al discorso di Mussolini in Parlamento, il 3 gennaio del 1925.

Protagonista non è solo Mussolini, bensì tutti: Marinetti, D’Annunzio, Italo Balbo, Margherita Sarfatti l’amante intellettuale che incoraggiò e guidò la scalata al potere del duce, gli antifascisti Pietro Nenni e Giacomo Matteotti, l’emblematico trasformismo di Nicola Bombacci: prima socialista, poi fascista, poi fucilato dai partigiani. Commovente la figura di Giacomo Matteotti, la sua relazione epistolare con la moglie, impressionanti le aggressioni subite, la sua morte. Sullo sfondo l’eco dell’Italia intera.

Teatro Argentina

4 marzo – 3 aprile 2022

IL FIGLIO DEL SECOLO

uno spettacolo di Massimo Popolizio, tratto dal romanzo di Antonio Scurati collaborazione alla drammaturgia Lorenzo Pavolini, scene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbicca, luci Luigi Biondi, suono Sandro Saviozzi, video Riccardo Frati, movimenti Antonio Bertusi

con

Interpreti                                                                     Personaggi

Massimo Popolizio                                                     Benito “il teatrante”

Tommaso Ragno                                                         Benito Mussolini

e con 

Sandra Toffolatti, Manifestante socialista,

Margherita Sarfatti

Paolo Musio Passante milanese,

Stefano Pittaluga,

Cesare Sarfatti,

Pietro Nenni,

Italo Balbo

Raffaele Esposito

Guido Keller,

Giacomo Matteotti

Michele Nani, Reporter

Tommaso Cardarelli

Filippo Tommaso Marinetti,

Umberto Pasella,

Nicola Bombacci, voce Natale,

Conte Carminati Brambilla,

Emilio De Bono,

Giuseppe Viola

Alberto Onofrietti

Domenico Ghetti, camionista, operaio, voce Natale, parlamentare, soldato,

Amerigo Dumini

Riccardo Bocci

Gabriele D’Annunzio, cartomante, donna delle pulizie, comandante, carabiniere, magistrato

Diana Manea, Manifestante socialista, ragazza di Fiume,

Ida Dalser, donna socialista

Michele Dell’Utri

Ferruccio Vecchi,

Giovanni Gasti, operaio, tipografo, parlamentare,

Cesare Maria De Vecchi,

Augusto Malacria

Flavio Francucci                                                          

Edmondo Mazzucato, portiere d’albergo, operaio, voce Elezioni Rosse,

Giovanni Cerea, parlamentare

Michele Bianchi,

Ovidio Caratelli

Francesco Giordano popolano, ubriaco, parlamentare

e con

Gabriele Brunelli Ardito, operaio, contadino piacentino, guardia giurata, parlamentare,

Albino Volpi

Giulia Heathfield Di Renzi, Manifestante socialista,

Bianca Ceccato, ragazza fascista

Francesca Osso, Manifestante socialista, ragazza di Fiume,

Velia Titta,

Rosa Vagnoli

Antonio Perretta, Passante milanese, soldato, socialista, parlamentare, segretario, netturbino, magistrato

Beatrice Verzotti, Manifestante socialista, ragazza di Fiume, operaia, albergatrice,

Rachele Mussolini,

Contessa Giulia Mattavelli, bagnante

Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Luce Cinecittà
in collaborazione con il Centro Teatrale Santacristina

Orari

prima ore 20.00, martedì e venerdì ore 20.00, mercoledì e sabato ore 19.00, giovedì e domenica ore 17.00

giovedì 17 e giovedì 31 marzo ore 20.00

lunedì riposo

biglietti da € 40 a € 25 | durata 3 ore

Informazioni e prenotazioni Tel. 06 684000314 – biglietteria@teatrodiroma.net
Largo di Torre Argentina, 52 – 00186 Roma