Sono già più di 7.000 a ieri i rifugiati in Emilia-Romagna dall’Ucraina (di cui la metà bambini).
Varie migliaia di persone hanno preso parte, nel pomeriggio di domenica 13 marzo, al pellegrinaggio al Santuario della Beata vergine di San Luca, guidato dal cardinale Matteo Zuppi, per pregare per la pace e chiedere la fine del conflitto in corso tra Russia e Ucraina.
Una partecipazione inaspettata.
La salita al colle che domina la città emiliana ha visto camminare fianco a fianco sotto i portici fedeli cattolici, greco-cattolici, ortodossi, ucraini, russi .
“Siamo qui facendo nostro l’appello di Papa Francesco di oggi così chiaro – ha osservato Zuppi -: fermatevi, non è pensabile continuare una cosa assolutamente senza senso.
Chiediamo davvero che si fermi tutto” che si aprano “i corridoi che dovrebbero esserci subito e che Maria aiuti a ritrovarsi come fratelli”.
All’arrivo al Santuario l’Icona della Madonna è stata affacciata alla loggia centrale.
Il cardinale Zuppi, insieme al Vescovo Ambrozie, Vicario per le parrocchie moldave del Patriarcato di Mosca in Italia, e altri rappresentanti delle comunità cattoliche e ortodosse presenti in città, ha alimentato con l’olio la lampada votiva che resterà accesa davanti all’Immagine.
Alle 19 tutte le campane delle chiese di Bologna e provincia hanno suonato a distesa in un invito all’impegno per la pace.
Per la pace in Ucraina cattolici e ortodossi a San Luca
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