Nexta è un media filo-occidentale anti Putin. Ha svolto un ruolo fondamentale nelle proteste in Bielorussia contro Lukashenko. Con un tweet ieri sera ha comunicato che gli istruttori NATO sono arrivati a Kharkiv e che i primi a essere addestrati all’uso dei lanciagranate sono i nazisti del reggimento Azov. A essere precisi si tratta di missili anticarro portatili.
Ribadisco: questa non è una fonte putiniana. È un media “democratico” che opera da paesi Nato confinanti. Ricordo che Ucraina e Stati Uniti tempo fa votarono contro una risoluzione antinazista all’Onu.
Dopo aver raccontato che gli islamisti reazionari erano “combattenti per la libertà”, ora è il turno di neonazisti presentati come resistenza partigiana. Queste formazioni di estrema destra sono state finanziate e armate prima per Maidan nel 2014 e poi per condizionare la politica ucraina tenendo alta la tensione con i russi. Sono state protagoniste della guerra nel Donbass contro le repubbliche di Donetsk e Lugansk.
Per trasformare l’Ucraina in un nuovo Afghanistan per la Russia – obiettivo esplicitamente dichiarato da Hillary Clinton – c’è bisogno di combattenti come questi.
La cosa più inquietante è che Nexta comunica esplicitamente che i militari della NATO stanno operando nel teatro di guerra in questo momento. Ribadiamo il nostro no alla guerra. Siamo contro Putin e contro la Nato che è corresponsabile del conflitto.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea