Cari amici Napoletani
Siamo donne dei Paesi dell’Est (Ucraina, Russia, Donbass, Polonia, Romania, Lituania….) che da anni lavorano nella vostra città. Prima di tutto, vogliamo esprimere la nostra sincera solidarietà ai tanti ucraini che, scappando dalla loro terra, si stanno rifugiando anche qui a Napoli, dove, ci auguriamo, trovino degna accoglienza anche i maschi adulti, costretti in questi giorni, dal governo di Kiev ad andare a combattere.
Poi, permetteteci di esprimere il nostro punto di vista su quanto sta accadendo in questi giorni.
Intanto, una precisazione. Noi – come immaginiamo, anche voi – siamo contro tutte le guerre e vogliamo che anche quella in Ucraina finisca al più presto. Non che diventi – così come auspicato, da Hillary Clinton e da tanti altri – un “Afghanistan per Putin” dove fare impantanare, per anni, la Russia, producendo innumerevoli distruzioni, morti e profughi.
Pertanto, dissentiamo dalla decisione del Governo italiano di spedire in Ucraina armamenti (110 milioni di euro dei contribuenti italiani). Armamenti che, certamente, finiranno nelle mani di quelle milizie fasciste già utilizzate nel 2014 dalla Nato e dall’Unione europea per abbattere con un golpe il governo Janukovyč. Milizie fasciste che, insieme all’esercito ucraino, per otto anni, nel silenzio dei media occidentali, hanno condotto contro le popolazioni del Donbass, una guerra costata 15.000 morti (tra i quali 300 bambini)
E dissentiamo anche dalle sanzioni imposte alla Federazione russa. Sanzioni mai imposte dall’Unione Europea contro tanti stati guerrafondai. Sanzioni (vedi Iraq, Siria…) che affamano la popolazione. Sanzioni che, in questo caso, affameranno anche le popolazioni degli stati che le hanno imposte.
Vi invitiamo a rifiutare la propaganda russofobica che i media, anche con menzogne, vi stanno imponendo e a riflettere sulle nostre proposte per fermare una guerra che, tra l’altro, rischia di coinvolgere tutto il mondo:
Si al cessate il fuoco e a trattative di pace
No all’invio in Ucraina di armi, contractors e soldati
No a sanzioni
Comunicato diffuso in collaborazione con:
Comitato NO WAR – NAPOLI
Collettivo Politica Culturale GalleRiArt
Coordinamento No Green Pass