Se riveli i crimini della NATO, il criminale sei tu!”, sembra aver deciso la Corta Suprema britannica, il 14 marzo 2022, nel rigettare la richiesta degli avvocati di Julian Assange, fondatore ed editore del sito Wikileaks, di rivalutare la sentenza dell’Alta Corte britannica che, il 10 dicembre 2021, ha autorizzato l’estradizione di Assange negli Stati Uniti dove egli rischia 175 anni di prigione per aver rivelato i crimini di guerra occidentali in Afganistan e in Iraq.

La decisione dell’Alta Corte, secondo gli avvocati di Assange, risultava difettosa perché basata su garanzie di trattamento equo e dignitoso nelle prigioni di massima sicurezza oltreatlantiche, garanzie formulate dal Dipartimento della Giustizia statunitense al di fuori dei protocolli giudiziari prescritti. Per la Corte Suprema, tuttavia, la decisione era regolare e Assange dovrà essere rispedito negli Stati Uniti.

Ora spetta al Segretario di Stato britannico Priti Patel di tradurre la decisione in atti amministrativi esecutivi.

Insieme a Julian Assange vengono processati e condannati la libertà di stampa e il diritto dei giornalisti investigativi di far conoscere al pubblico documenti segretati illecitamente da organismi governativi per nascondere i propri misfatti. Il governo che viola le proprie leggi ha ora la possibilità di apporre il Segreto di Stato sui propri atti, senza che un giornalista investigativo o un whistleblower interno possano farli conoscere, pena (nel caso di Assange) 175 anni di detenzione.

Gli attivisti di Free Assange ITALIA chiedono a tutti i loro concittadini di protestare contro la decisione della Corta Suprema britannica, partecipando alle iniziative in piazza che stanno organizzando e che verranno pubblicizzate su Pressenza prossimamente.

Invitano i loro concittadini ad ascoltare e discutere i retroscena del Caso Assange partecipando all’evento intitolato, appunto, “Se riveli i crimini della NATO, il criminale sei tu!”, che si terrà durante il Festival per la Pace e la Nonviolenza, a Roma in piazzale del Verano, dal 2 al 5 giugno prossimi.

Per info:

Patrick Boylan per l’associazione Free Assange ITALIA
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