È successo qualcosa che porta speranza alla Colombia, alle popolazioni indigene, alle minoranze e ai diritti umani.
Il governo della destra neoliberista di Iván Duque e del Centro Democratico ha perso le elezioni legislative di lunedi’ 14 marzo 2022.
A vincere le elezioni è stata la coalizione progressista Pacto Histórico, composta da partiti e movimenti socialisti, ecologisti e di sinistra.
Il fronte uribista (dall’ex-presidente Uribe), vincente nelle ultime quattro elezioni su cinque, né è uscito sconfitto, dopo essere stato contestato soprattutto nell’ultimo anno con imponenti manifestazioni contro le politiche neoliberiste di Bogotà.
Secondo gli attuali risultati, le figure che spiccano in vista delle elezioni presidenziali del prossimo 29 maggio, sono:
-Gustavo Petro, candidato presidente del Pacto Histórico che punta a vincere al primo turno
– Francia Márquez, che potrebbe diventare vicepresidente della Colombia.
La figura sicuramente più interessante è la leader sociale afro-colombiana originaria del Cauca, 39 anni, Francia Márquez. E’ la rivelazione del voto colombiano, avendo raccolto 800mila consensi nelle primarie di coalizione, piazzandosi addirittura al terzo posto in assoluto con il sostegno della Convenzione Nazionale Femminista. Avvocata ed eco-femminista, Francia Márquez si è distinta negli anni per tante battaglie a favore dei diritti umani, delle popolazioni indigene e contro l’estrattivismo illegale da parte di grandi imprese minerarie nel suo dipartimento, piagato anche dalla forte presenza del narcotraffico e della violenza ai danni di contadini, indigeni e di omicidi e femminicidi politici di leader sociali.
Nel 2018 ha ricevuto il Premio Goldman per l’ambiente in onore del suo impegno contro le miniere d’oro illegali.
https://www.goldmanprize.org/recipient/francia-marquez/
Nel 2014, per protestare contro l’estrazione mineraria illegale nel Cauca, ha organizzato assieme ad altre 80 donne una marcia di più di 500 km dai loro territori alla capitale Bogotá; tale manifestazione è stata nominata «Marcia dei Turbanti» perché le donne indossavano i copricapi tradizionali africani.
https://www.huffingtonpost.co.uk/patrick-kane/colombia-women_b_6255064.html
A causa del loro impegno in difesa dei territori, molti leader comunitari colombiani e in particolare a Cauca sono stati uccisi dal 2016 al 2021, e la stessa Márquez ha ricevuto minacce di morte, e quindi ha dovuto quindi lasciare la sua abitazione e trasferirsi in esilio a Cali.
Ha partecipato, inoltre, ai negoziati di pace fra il governo colombiano e le FARC tenutisi all’Avana dal 2012 al 2016, con una delegazione di vittime del conflitto, sostenendo i diritti della popolazione nera e la necessità di una strategia per preservare l’ambiente.
https://renacientes.net/blog/2017/06/26/alerta-en-el-consejo-comunitario-de-la-toma-suarez/
https://www.letemps.ch/sciences/dor-sang-combat-francia-marquez-terres-afrocolombiens