Una piazza Castello tinta di rosso, quella di oggi pomeriggio, in occasione delle manifestazione contro la guerra tra Russia e Ucraina
Hanno aderito:
– Partito della Rifondazione Comunista
– Partito Comunista Italiano
– Sinistra Anticapitalista
– Fronte Popolare
– Torino Eco Solidale
– DeMa
– Potere al Popolo
– Federazione Anarchica Italiana
– CUB
– ARCI Torino
La parola d’ordine della manifestazione è stata: “L’Italia fuori dalla NATO, la NATO fuori dall’Italia”. NATO che è considerata fautrice di politiche di guerra e non di pace. Altrettanto dure le critiche alla politica estera degli USA.
“I valori dell’atlantismo sono pura ipocrisia, come dimostra la presenza della Turchia di Erdogan. La NATO è un ostacolo a una democrazia globale” afferma il volantino di Rifondazione
E’ stato evidenziato quanto i venti di guerra tra Ucraina e Russia, che coinvolgono anche l’Europa, siano lontani dai veri problemi dei cittadini: il lavoro, l’inflazione, gli stipendi inadeguati, la forbice delle diseguaglianze che erode concretamente il benessere delle classi lavoratrici e di quella che una volta era la classe media.
Preoccupazione e aspre critiche sono state espresse ad una Torino capitale dell’industria bellica italiana, un’industria di morte. Aspre critiche anche a quelle compagini politiche che ritengono il polo industriale torinese degli armamenti come fondamentale per la ripresa economica della città.
La guerra, hanno sostenuto i manifestanti, è disastrosa per le classi lavoratrici che ne pagherebbero più di altri e in modo drammatico i nefandi effetti.
Le dichiarazioni di Fausto Cristofari Segretario torinese di Rifondazione (durata 1:53):
Le dichiarazioni di un esponente di Potere al Popolo (durata 2:56):
Le dichiarazioni di Dario Ortolano Segretario provinciale del PCI (durata 2:57):