Continuano le agitazioni studentesche, oggi al liceo Berti, occupato da lunedì, il movimento studentesco ha tenuto una conferenza stampa
Nette e inequivocabili le dichiarazioni degli studenti riguardo ai fatti occorsi venerdì scorso all’Unione Industriali durante la manifestazione: “Confindustria è il nostro nemico“.
Le richieste enunciate al microfono negli interventi davanti all’ufficio scolastico regionale, durante la manifestazione del 18 febbraio, sono state definite un ultimatum: qualora gli studenti non ricevessero risposte ci sarà anche un marzo caldo. Sono state chieste le dimissioni del Ministro Bianchi.
I ragazzi stanno dimostrando di saper rispondere punto per punto e di saper gestire la comunicazione.
All’occhio attento non sfuggono le diverse sfumature di toni delle dichiarazioni dei ragazzi, ma erano lì insieme: le sfumature di tono rappresentano una ricchezza.
C’è certamente un confronto al loro interno – le assemblee hanno questa funzione – sarebbe pessimo non ci fosse. I fatti però ci stanno dicendo che il movimento continua con fermezza nell’affermare le criticità del sistema scolastico.
“Siamo qui per lottare per noi. Vogliamo cambiare le cose, le cose non vanno bene, dopo il Covid la scuola non è il posto in cui vogliamo stare“.
“Il fatto che non veniamo ascoltati, che le nostre voci non vengano prese in considerazione da nessun Ente, ci ha lasciato davvero sconvolti. Abbiamo provato col dialogo e siamo stati attaccati. Questa è una protesta per ottenere i nostri diritti“.
Gli studenti medi hanno creato un patto sociale con gli studenti universitari e i lavoratori. Stanno inequivocabilmente mettendo tutti noi di fronte ad un’alternativa: o guardare giudicandoli, o guardare cercando di capire.
Un’alternativa alla quale è impossibile sfuggire.
La clip integrale della conferenza stampa: