Sabato 5 Febbraio la manifestazione nel quartiere a sud di Milano è stata una bella dimostrazione di solidarietà, di partecipazione, di affetto. Quando circa un mese fa l’associazione Baia del Re riceve un’ingiunzione di sfratto per dei ritardi nei pagamenti dell’affitto a voler reagire non sono stati solo i numerosi volontari che popolano da 25 anni la sede di questo centro dove si svolgono attività di quartiere, ma anche molte realtà circostanti.
La scuola di italiano per immigrati, il doposcuola per i bimbi e i ragazzini del quartiere, lo sportello del Sicet, le iniziative pubbliche del gruppo Rossosispera e altri ancora, non possono essere minacciati di chiusura per un semplice ritardo nei pagamenti, e in tempi di Covid è assai normale che queste associazioni abbiano fatto fatica. Ed ecco allora una mattinata passata coi bimbi e le bimbe (anzi – diciamolo – quasi esclusivamente bimbe e ragazzine che hanno risposto al richiamo) a colorare cartelloni, striscioni, e le mamme immigrate piegate sui tavoli o per terra a dipingere con loro.
Oggi il quartiere Stadera ha vissuto una giornata intensa, movimentata, grazie anche alla presenza meravigliosa degli immancabili Ottoni a Scoppio e del vivace e colorato gruppo della Murga: fiati, tamburi, slogan si sono incrociati in mezzo allo storico quartiere di case popolari di Stadera. Il corteo non era possibile ed ecco allora infoltirsi il presidio fino al blocco del traffico nella strada e poi più di 200 persone si sono spostate allegramente al secondo presidio, dalla sede dell’associazione in via Palmieri 8 fino ai giardinetti di via Montegani, intitolati al grande Gianfranco Bianchi, che tutti in Baia conoscevano.
Molti gli interventi alla fine: una solidarietà concreta che oggi si è espressa nel migliore dei modi, uno sberleffo ad Aler che ha agito in maniera quantomeno avventata.
Ora si vedrà, ma dopo una giornata come questa è fuori dubbio che Baia del Re non si tocca.
Foto di Andrea Mancuso