Partecipatissima anche questa manifestazione in una mattinata nebbiosa che ha visto gli studenti sfilare in corteo per le vie della città
La manifestazione è partita da piazza XVIII Dicembre alla volta della sede dell’Unione Industriali. Qui un gruppo di circa 6/7 ragazzi ha cercato di forzare i cancelli, che sono stati presidiati dai carabinieri. C’è stato un breve scontro durato pochi minuti.
Il corteo si è poi fermato davanti all’ufficio scolastico regionale, dove sono stati numerosi gli interventi nei quali gli studenti hanno accusato il MIUR e la politica di non interloquire.
I manifestanti volevano poi andare davanti alla Prefettura, come riteniamo concordato precedentemente con la Questura, per esporre uno striscione contro la guerra. A fronte degli accadimenti all’Unione Industriali il percorso verso piazza Castello è stato negato.
C ‘è stata, questa volta sì, un’interlocuzione con i funzionari delle forze dell’ordine, ma ad un certo punto gli agenti in tenuta antisommossa hanno schierato i furgoni per chiudere via Po, abbassando le grate metalliche dei furgoni a protezione dei parabrezza. Segnale inequivocabile.
A quel punto gli studenti, molto responsabilmente, anche nei confronti dell’incolumità dei più giovani, hanno rinunciato. Il corteo si è diretto ai Giardini Reali dove è stato comunque esposto lo striscione antimilitarista.
La manifestazione è terminata a Palazzo Nuovo dove gli studenti si sono riuniti in assemblea.
Se la politica non sarà in grado, non di mediare, ma di trovare delle risposte alle istanze degli studenti, è lecito supporre che la situazione si farà complicata sul piano della pace sociale.
In piazza a sostegno dei ragazzi, anche questa volta, c’erano pezzi di cittadinanza e insegnanti. Le manganellate del 28 gennaio sono state un autogol a porta vuota. Chi pensasse che i ragazzi, ma anche una consistente parte di torinesi, possano dimenticare quegli eventi ha fatto davvero male i propri conti.
Ogni dichiarazione che abbiamo raccolto tra gli studenti – tra l’altro a fronte di domande non nello specifico – in queste tre settimane hanno finito immancabilmente con l’evidenziare le manganellate di piazza Arbarello.
E ipotizzabile che il breve incidente successo oggi all’Unione Industriali verrà strumentalizzato dalle destre torinesi che inneggeranno contro gli studenti intonando il solito refrain contro i centri sociali.
In realtà i ragazzi hanno portato in piazza temi veri, che non interessano solo gli studenti ma tutta la società. Il tempo ci dirà se queste manifestazioni non preannuncino una stagione di agitazioni che interesseranno una platea ben più ampia di cittadini. Qualora succeda vedremo se lo Stato sarà capace di dare risposte o opterà per una repressione violenta.
Lasciamo spazio alle immagini di questa non comune giornata di agitazione: una clip che dura 25 minuti ma che dà un’idea precisa dei contenuti. L’intervista a fine clip con Giulia, studentessa del D’Azeglio, riassume con grande capacità di sintesi ciò che gli studenti stanno facendo per loro ma anche per noi tutti.