Sospensione del Servizio bibliografico nazionale, isolamento scientifico, assenza delle minime misure di sicurezza e di tutela dei pochi lavoratori rimasti, dei cittadini utenti e dell’inestimabile patrimonio posseduto da una delle più antiche e prestigiose Biblioteche statali presenti sul territorio nazionale. Questa la situazione della Biasa (Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte), a pochi anni dalla improvvida e ingiustificabile decisione del Ministro Franceschini di accorpare la Biblioteca al circuito museale regionale del Lazio, nonché in conseguenza di una minaccia di sfratto imminente da Palazzo Venezia e di un progetto, mai decollato, di costituire una Fondazione sotto il patrocinio della Presidenza della Repubblica.
Solo nell’ultimo periodo, la Biblioteca, di recente accorpata al neo costituito Museo del Vittoriano e di Palazzo Venezia, ha visto venire meno il sistema di riscaldamento sostituito dalla fornitura di sette stufette alogene insufficienti e fuori norma, ha avuto il blocco di uno dei sistemi di allarme che garantisce la protezione dal rischio incendio ed è verificata la mancata climatizzazione della sala server, che registra temperature ben al di sopra della norma. Pochi i lavoratori rimasti a tentare di assicurare un servizio pubblico essenziale.
La Fp Cgil si appella alla comunità scientifica, ai cittadini consapevoli del valore primario della funzione sociale e culturale di questo prestigioso Istituto, allo stesso Presidente della Repubblica affinché venga ripristinato un servizio adeguato per i cittadini e ne venga preservato il carattere di servizio pubblico essenziale. Salvare la Biasa è un atto di coraggio civile, è impedire l’ennesimo delitto contro il nostro patrimonio culturale.
Comunicato FP CGIL