XR Torino ha fatto questa mattina sul ponte Vittorio Emanuele I un’azione dal titolo “Siamo un Po nella merda”
Una manifestazione per sensibilizzare la cittadinanza riguardo alla seduta aperta in assemblea del Consiglio Regionale di domani, ottenuta grazie allo sciopero della fame di Ruggero Reina.
Due attivisti, un ragazzo ed una ragazza, si sono calati dal ponte della Gran Madre stendendo uno striscione e sono rimasti appesi per più di un’ora sulle acque del Po. Nel frattempo altri attivisti si sono seduti in mezzo alla strada in c.so Cairoli e sul ponte. I mezzi pubblici sono stati comunque lasciati transitare. Sono transitate senza alcun problema due ambulanze.
Alcuni automobilisti hanno mostrato particolare fastidio e atteggiamenti aggressivi. Tuttavia la singolare modalità di protesta ha attirato l’attenzione e la curiosità. In molti hanno apprezzato manifestando solidarietà agli attivisti per l’impegno a salvaguardia del clima e della salute di tutti noi.
Con molto ritardo sono arrivati i vigili urbani a controllare il traffico, il ponte e c.so Cairoli sono stati chiusi al traffico.
Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno fatto calare su un gommone i due ragazzi appesi al ponte che non hanno opposto resistenza alla “azione di salvataggio”. L’imbarcazione li ha riportati a terra ai murazzi.
Un’azione nonviolenta che ha visto la partecipazione di una banda con tamburi e grancasse che ha sostenuto la manifestazione.
Bei visi sorridenti quelli degli attivisti di XR. Sempre fantasiose, argute e solari le loro azioni dimostrative.
La Digos ha identificato circa una decina di attivisti.
La dichiarazione di Delfina, attivista di XR Torino (durata 2:22):