A partire dal mese di settembre 2020 il Comitato Medico Scientifico e la Direzione di Assistenza Covid di IppocrateOrg e tutti i medici volontari di IppocrateOrg sono stati impegnati sul fronte del Covid 19, da una parte prendendo in carico, fino ad oggi, quasi 70.000 pazienti, seguendoli fino a guarigione, dall’altra parte a lavorare nell’ambito della ricerca a livello internazionale per l’individuazione e la messa a punto delle cure più efficaci.
A distanza di più di 2 anni dall’inizio dell’epidemia, il Comitato Medico Scientifico e la Direzione di Assistenza Covid vogliono rendere pubblico il risultato delle loro riflessioni riguardo allo stato dell’epidemia in Italia.
L’aggressività e la letalità del Covid hanno raggiunto i loro livelli minimi da inizio epidemia.
Allo stato attuale la mortalità per Covid, legata esclusivamente alla variante
Omicron, sembrano attestarsi su percentuali di mortalità simili a quelle di un
comune stato influenzale stagionale.
Il CMS e il SAC ritengono comunque fondamentale continuare con il monitoraggio costante di tutti i pazienti affetti anche se la vera opera di sorveglianza va attuata nei confronti delle categorie fragili che possono andare incontro a complicanze. Questo significa che tutti i medici, soprattutto quelli del territorio, dovranno continuare a curare i propri pazienti e intervenire, anche col ricovero, in presenza di soggetti portatori di patologie pregresse o di particolari fragilità.
Nella fase attuale, in cui l’epidemia sembra volgere ormai al termine, continuare ad allarmare la popolazione conduce ad alimentare paure immotivate nelle persone sane che possono essere soggette a debilitazioni immunologiche e danni psicologici anche permanenti.
Il Comitato Medico Scientifico di IppocrateOrg, unitamente alla Direzione di
Assistenza, invitano, pertanto, le autorità italiane a:
1. rimuovere le disposizioni sull’uso delle mascherine all’aperto;
2. ripensare la campagna vaccinale escludendo da essa i soggetti con immunità naturale da pregressa malattia ed i soggetti a basso rischio.
Tale invito viene rivolto in considerazione di due fatti:
1. non ci troviamo più’ in un regime di emergenza;
2. i benefici da vaccino non superano più i rischi.
Oggi più che mai, il fattore che realmente riveste un’importanza determinante sulla riduzione della mortalità riguarda la cura precoce ed il monitoraggio a domicilio per cogliere gli eventuali, seppur rari, peggioramenti e il ricorso all’ospedalizzazione per i casi particolarmente seri. Approcci terapeutici e farmaci testati in questi due anni consentono, infatti, di trattare con successo la quasi totalità dei casi, anche quelli particolarmente seri.
In questa fase dell’epidemia l’attenzione medica e delle autorità si deve concentrare sull’aspetto terapeutico e sull’attenzione alle categorie fragili.
Altri interventi, oltre a disperdere energie e risorse, inducono nella popolazione inutili disagi e nocumento.
Comitato Medico Scientifico IppocrateOrg
Servizio Assistenza Covid IppocrateOrg