Una famiglia di cinque persone di cui tre minori è stata sfrattata il 20 dicembre scorso e sono ospiti da amici un po’ qui e un po’ là perché il Comune non è stato in grado di trovare una soluzione abitativa anche solo provvisoria.
Una famiglia di tre persone adulte è in strada dal 19 gennaio scorso; il padre ha perso il lavoro e ritrovarlo a cinquant’anni è quasi impossibile; il reddito di cittadinanza non permette la stipula di un contratto di affitto sul mercato privato. Anche in questo caso, nonostante gli impegni presi dall’assessorato, le assistenti sociali dicono che non ci sono risorse per ospitarli temporaneamente in attesa della graduatoria del bando casa.
Di cose l’Amministrazione comunale ne avrebbe potute fare molte e ne potrebbe fare molte anche ora, ma al di là delle dichiarazioni elettorali la situazione rimane grave.
Il Comune avrebbe dovuto:
- Attivare i SAT Servizi Abitativi Temporanei per i casi di emergenza
- Mettere a bando le decine di alloggi vuoti del suo patrimonio
- Gestire con puntualità il Bando per la morosità incolpevole che invece è stato sottoutilizzato e addirittura è stato interrotto con i proprietari che avevano dato la disponibilità ad affittare al Comune
- Tenere aggiornata la situazione degli sfratti, cosa che forse inizia a fare ora dopo infinite sollecitazioni
- Preparare un piano casa che preveda interventi immediati, ma anche prospettive a medio e lungo termine
Il Comune potrebbe
- Assegnare gli alloggi pubblici che si sono resi disponibili dopo l’avvio del bando casa
- Ristabilire accordi con i proprietari dei residence per ospitalità temporanee in attesa della graduatoria e dei SAT
- Affittare dai privati alloggi a canone concordato da riaffittare agli inquilini in attesa di una sistemazione abitativa definitiva
Come sindacato stiamo organizzando picchetti tutte le settimane per prendere tempo in attesa della graduatoria casa, dell’assegnazione degli alloggi SAT del Comune e dell’Aler, della disponibilità degli alloggi pubblici che Aler e Comune hanno detto disponibili entro marzo, MA NON RIUSCIAMO SEMPRE A CONVINCERE LA PROPRIETA’ A CONCEDERE UN RINVIO.
OLTRE ALLE DICHIARAZIONI SERVONO I FATTI E SERVONO SULLE COSE CONCRETE CHE ACCADONO QUOTIDIANAMENTE.
Unione Inquilini Nord Milano