Il progetto solidale che accomuna persone e situazioni che si oppongono alle logiche di privilegio rappresentate dai confini e dai centri per rimpatri (CPR)
Da anni ormai i flussi delle migrazioni spingono sulle società del privilegio occidentale. Profughi, poveri di ogni sorta, figliastri delle dittature e sognatori accecati, calcano le frontiere. Negli innumerevoli cambiamenti, strutturali x rotte così ostacolate, stiamo vedendo entrare Torino a tutti gli effetti nella lunga coda della rotta Balcanica.
Le genti in cammino che dopo aver fatto il “game” (così cinicamente viene definito il respingimento violento e assassino tra Croazia e Bosnia), attraversano il nord Italia per provare a entrare dal! unico piccolo squarcio aperto verso l’Europa.
Qui, in questa città nelle nostre vie due mondi entrano in contatto. Il mondo delle genti in cammino e quello dei non allineati al sistema che ci vuole indifferenti e spietati nei
loro confronti.
Agire, essere presenti, non solo è una opzione ma soprattutto una pratica. Una moltitudine di persone stanno costruendo una difesa umana e politica. Una difesa contro un abisso che oggi inghiotte migranti e poveri, ma che è pronto per chiunque nella nostra società abbia o avrà il target di “non desiderabile. Di sacrificabile”. Curare le ferite, accogliere stanche membra, condividere saperi ed esperienze, sono parte di quelle pratiche che vengono messe in campo, nell’incontro tra i due mondi.
Per farlo, per garantire una chance in più, per costruire sentieri che abbattano il concetto di privilegio difeso dal filo spinato della fortezza Europa, viene lanciata una raccolta solidale, la raccolta verrà fatta il 6 gennaio dalle ore 14.00 alle ore 18,30 al Prinz (corso Principe Eugenio 26, Torino)
Abbiamo bisogno di:
– Abiti per la fascia 7-10 anni (maglie, pantaloni, giacche, cappelli, guanti, calze, mutande)
– Scarpe bambini -slip e calze per adulti (ovvio, solo nuove)
– Sacchi a pelo e Coperte
– Torce elettriche (comprese di pile) e Flash light
– coperte termiche (quelle per il primo soccorso) -Telefoni (possibilmente, con il carica batterie corrispondente)
– Recharge per cellulari.
– Mascherine ffp2