“Rispettiamo la legge, ma il meccanismo è farraginoso e complesso, l’Ordine non può diventare soltanto un organo investigativo”
L’Ordine dei Medici di Torino sta effettuando la verifica dell’assolvimento dell’obbligo vaccinale anti-Covid da parte dei propri iscritti, competenza che in precedenza veniva svolta dalle aziende sanitarie ma che è stata recentemente attribuita dal Governo agli ordini professionali con il decreto-legge 172/2021.
Gli accertamenti vengono effettuati sulla base di elenchi forniti di settimana in settimana dal Ministero della Salute e questo comporta un lavoro estremamente lungo e complesso che assorbe gran parte dell’attività degli uffici dell’Ordine.
Gli elenchi inviati, infatti, contengono esclusivamente l’informazione “vaccino eseguito/vaccino non eseguito”, che non tiene conto di tutte le altre possibili condizioni come esenzione o differimento, avvenuta malattia, prenotazione della vaccinazione. Inoltre non sono registrate le somministrazioni di vaccino all’estero e compaiono altre anomalie in riferimento a colleghi non più presenti negli albi.
Tutto ciò equivale a dire che gli uffici dell’Ordine sono chiamati a verificare nuovamente, contattando singolarmente gli interessati, tutti i nominativi dei professionisti che figurano come soggetti non vaccinati: nell’ultimo elenco pervenuto ne risultano ancora 1.566 su 17.751 iscritti.
L’attività di istruttoria è stata avviata con l’invio delle prime 326 lettere ad altrettanti iscritti che compaiono nell’elenco e l’invito a fornire entro 5 giorni la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione, oppure la prenotazione della vaccinazione da eseguirsi entro i successivi 20 giorni, l’esenzione o il differimento della vaccinazione attestati dal proprio medico di medicina generale.
Allo stesso tempo si è provveduto a prorogare fino al prossimo 15 giugno le sospensioni già in essere al 31 dicembre scorso, e precedentemente accertate con istruttorie da parte delle aziende sanitarie, per altri 341 professionisti: 258 medici, 36 odontoiatri e 47 doppi iscritti.
“L’Ordine di Torino, riconoscendo l’importanza della vaccinazione, ha fatto partire tempestivamente l’attività di accertamento nei confronti dei propri iscritti – spiega il presidente dell’Ordine di Torino Guido Giustetto -. Questo meccanismo obbliga gli uffici degli Ordini di dimensioni maggiori, come il nostro, a compiere un lavoro gravoso e dai tempi estremamente lunghi”.
“Inevitabilmente, a causa di questa situazione, alcuni colleghi che sono in regola con la vaccinazione stanno ugualmente ricevendo la richiesta di produrne la documentazione – aggiunge Giustetto –. Condivido l’amarezza e il disappunto di questi colleghi, già duramente impegnati nell’assistenza quotidiana: l’Ordine ha una funzione di garanzia rispetto alla professione, ma non può trasformarsi solo in un organo di carattere inquisitorio e investigativo. Non vogliamo assolutamente che si crei un clima di conflittualità e sospetto fra i nostri colleghi, che anzi ringraziamo per l’impegno e l’abnegazione che stanno mettendo in campo in questo momento particolarmente difficile”.