Vivo in Repubblica Ceca e le preoccupazioni sui venti di guerra che spirano nell’Est europeo non sono una novità di questi giorni. E’ dal 2014, con il cambio di regime in Ucraina, che l’atmosfera è pesante. Le cose peggiorarono nel 2015 quando gli Stati Uniti realizzarono il cosiddetto “Dragoon ride”: l’esercito americano con mezzi pesanti e con le bandiere dispiegate percorsero i territori di numerosi stati per giungere ai confini con la Russia. In Repubblica Ceca entrarono da tre città poste al confine per poi giungere a Praga. Vollero riscrivere la storia dicendo che i veri liberatori dei popoli oppressi dal nazismo furono gli americani e non i russi, falsificando in modo palese la verità storica. Addirittura ripresero la propaganda nazista e tornò in voga la parola “bolscevico”. In tutto l’Est venne realizzata una grande campagna mediatica per risvegliare ed acuire la russofobia.
In quella occasione con alcuni amici umanisti e insieme a Mondo senza guerre e violenza organizzammo la campagna Tanks No Thanks, che ebbe una certa risonanza nei mezzi di comunicazione.
Dietro pressione americana e delle industrie belliche cominciò il programma Pokos di propaganda militare nelle scuole, in preparazione della futura guerra.
La tensione era molto alta anche se in occidente non davano informazioni al riguardo.
foto di Marin Vorac
Paradossi della storia: con l’elezione di un uomo violento, sciovinista e razzista come Trump le tensioni con la Russia diminuirono e per 4 anni si è respirata un’aria di tranquillità e distensione. Ma con la “America is back again” di Biden è tornata l’atmosfera da guerra fredda.
La preoccupazione è grande, come è grande la necessità di risvegliare nella gente l’aspirazione alla pace, al di là della propaganda mediatica che presenta una situazione in cui la guerra sembra essere l’unica soluzione, rifacendosi sempre a vecchi schemi che indicano nemici da una parte e salvatori dall’altra.
Riflettendo sulla possibilità di riprendere la dichiarazione Europa per la Pace, ho scritto alcuni appunti sui social ricevendo numerosi feedback positivi da tutto il mondo.
Questi appunti forse possono essere uno stimolo per riflettere e organizzare una campagna contro la guerra e a favore della pace:
– Narrazione ufficiale: La Russia minaccia di occupare l’Ucraina
Altro punto di vista: Gli USA minacciano la Russia spostando truppe in Ucraina e allargando la NATO ai confini con la Russia
– Narrazione ufficiale: L’Ucraina ha la libertà di scegliere
Altro punto di vista: Come può il popolo ucraino scegliere liberamente se dopo il colpo di stato del 2014 hanno un governo fin troppo filo-americano? E’ libertà il poter scegliere tra essere sotto l’influenza americana o sotto quella russa?
– Narrazione ufficiale: Bisogna aiutare e difendere il popolo ucraino
Altro punto di vista: Della gente che vive in Ucraina a nessuno interessa, né alla Russia, né agli USA e nemmeno all’Europa. Solo business! Di fatto, in un paese ricco di risorse come l’Ucraina sotto la influenza russa la gente aveva un reddito mensile di poche centinaia di euro. Sotto l’influenza americana è anche peggio.
– Narrazione ufficiale: L’Europa minaccia la Russia di sanzioni
Altro punto di vista: Gli USA impongono agli stati satelliti europei di schierarsi contro la Russia anche se questo va contro i loro stessi interessi.
– Narrazione ufficiale: Per colpa della Russia aumenta il costo della benzina, del gas, dell’elettricità…
Altro punto di vista: Per colpa degli americani che non vogliono che entri in funzione il Nord stream 2 e in generale impediscono qualsiasi collaborazione tra Europa e Russia che aumenteranno non solo le bollette ma il prezzo di tutte le merci.
– Narrazione ufficiale: La Russia e gli USA sono due sistemi diversi e opposti che lottano tra loro
Altro punto di vista: La Russia e gli USA, due realtà apparentemente tanto diverse, in ultima analisi sono due sistemi identici: un sistema capitalistico neo-liberale dove una minoranza controlla le risorse e possiede la maggioranza delle ricchezze.
– Narrazione ufficiale: I leader e gli esperti faranno le scelte migliori per risolvere il conflitto.
Altro punto di vista: I leader e gli esperti hanno purtroppo spesso portato la gente alla guerra. E’ il momento che gli invisibili, tu e io, il 99% della popolazione mondiale, facciano sentire la loro voce contro la guerra e a favore della pace.