Ieri pomeriggio (20 gennaio) alle 17 ora italiana il Bollettino degli Scienziati Atomici ha comunicato l’aggiornamento per il 2022 delle previsioni dell’approssimarsi della Mezzanotte simbolica dell’Apocalisse, per la concausa dei rischi di un possibile conflitto nucleare, dell’incombere della crisi climatica, dei pericolosi sviluppi tecnico-scientifici, della disinformazione, e delle contraddizioni e ingiustizie sempre più esplosive a livello sociale, che l’insorgere della pandemia e le colpevoli carenze della gestione dei governi hanno esasperato. Lo strumento di comunicazione molto immediato e efficace è l’Orologio dell’Apocalisse, Doomsday Clock, che il Bulletin ha istituito dal 1947 per monitorare annualmente la gravità della minaccia nucleare, alla quale nel corso degli anni vi è aggiunta la denuncia degli altri rischi per l’umanità.
Mentre aggiungo al fondo una nota esplicativa per chi non conosce il Bulletin of the Atomic Scientists la sua storia e la sua azione, dico subito che nel corso degli ultimi anni il Bulletin ha denunciato instancabilmente il fatto che la minaccia di una possibile guerra nucleare si è esasperata oltre ogni limite diventando la più alta in assoluto dai tempi delle devastanti e inumane bombe su Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Non invidio l’ingrato compito che gli esperti del Bulletin si sono assunti perché appare una vera Fatica di Sisifo di fronte all’indifferenza verso questo allarme da parte dei potenti della Terra, ma anche, bisogna dirlo, all’incapacità dei popoli di esigere una radicale inversione di rotta di fronte al pericolo concreto che questa società umana arrivi all’autodistruzione.
Quanto sia ingrato questo compito è dimostrato dal fatto che tre anni fa dovendo obbligatoriamente avvicinare le lancette del Doomsday Clock ad appena 2 minuti dalla Mezzanotte senza ricevere il minimo ascolto dai potenti del mondo, nel 2020 e 2021 gli esperti del Bulletin ricorsero al conteggio dei secondi arrischiando la previsione da brivido di appena 100 secondi dalla Mezzanotte! Ieri ero in ansia perché conoscendo la gravità inaudita delle tensioni geopolitiche e i crescenti venti di guerra mi chiedevo come avrebbero potuto dare un’enfasi ancora maggiore all’allarme. In effetti il comunicato del Doomsday Clock spiega che la decisione di mantenere l’allarme a 100 secondi “non suggerisce in alcun modo che la situazione della sicurezza internazionale si sia stabilizzata. Al contrario, l’Orologio rimane più vicino di quanto sia mai stato all’apocalisse della fine della civiltà, perché il mondo rimane bloccato in un momento estremamente pericoloso“.
Ha esplicitamente il sapore di una sospensione di giudizio che suona come un monito, non si può andare oltre! Fate qualcosa per risolvere le crisi esplosive! È in gioco la possibile fine della civiltà! Personalmente sospenderei il giudizio sul termine “civiltà”, perché se tale fosse dovrebbe avere meccanismi di retroazione per fermare il mondo sull’orlo del baratro: riprenderei generalizzandolo il dantesco “Qui si parrà la tua nobilitate”. Vogliamo svegliarci? Mi permetto di ricordare le sferzanti parole che ho udito spesso da Padre Alex Zanotelli in vari incontri pubblici: “Non siete stanchi dopo duemila anni di vivere ancora come sudditi?!”
Mi sono lasciato trascinare dalla retorica sperando di dare un modestissimo contributo a un risveglio delle coscienze, ma ritorno allo svolgimento delle argomentazioni del Science and Security Board del Bulletin (del quale fanno parte 11 Premi Nobel) perché costituiscono un quadro eloquente e autorevole della situazione in cui si trova l’umanità, cominciando dal titolo (riporto brani integrali per non rischiare di deformare i contenuti genuini):
Sulla soglia della catastrofe: ai leaders e ai cittadini del mondo
<<Lo scorso anno il cambio di leadership negli Stati Uniti ha dato la speranza che quella che sembrava una corsa globale verso la catastrofe potesse essere fermata e – con un rinnovato impegno degli Stati Uniti – persino invertita. Infatti, nel 2021 la nuova amministrazione americana ha cambiato le politiche degli Stati Uniti in alcuni modi che hanno reso il mondo più sicuro: accettando un’estensione dell’accordo di controllo delle armi Nuovo START [del 2010] e iniziando colloqui di stabilità strategica con la Russia; annunciando che gli Stati Uniti avrebbero cercato di tornare all’accordo nucleare con l’Iran; e rientrando nell’accordo di Parigi sul clima. Forse ancora più rincuorante è stato il ritorno della scienza e dell’evidenza nella politica statunitense in generale, specialmente per quanto riguarda la pandemia COVID-19. […]
Tuttavia, il solo cambio di leadership degli Stati Uniti non è stato sufficiente per invertire le tendenze negative della sicurezza internazionale che si erano sviluppate da tempo e che continuavano all’orizzonte delle minacce nel 2021.
Le relazioni degli Stati Uniti con la Russia e la Cina rimangono tese, con tutti tre i paesi impegnati in una serie di sforzi di modernizzazione ed espansione nucleare, tra cui l’apparente programma su larga scala della Cina per aumentare il suo dispiegamento di missili nucleari a lungo raggio, la spinta di Russia, Cina e Stati Uniti a sviluppare missili ipersonici e i continui test di armi antisatellite da parte di molte nazioni. Se non vengono limitati, questi sforzi potrebbero segnare l’inizio di una nuova e pericolosa corsa agli armamenti nucleari. Altre preoccupazioni nucleari, tra cui l’espansione nucleare e missilistica incontrollata della Corea del Nord e i tentativi (ancora) infruttuosi di rilanciare l’accordo nucleare iraniano, contribuiscono ai crescenti pericoli. L’Ucraina rimane un potenziale punto critico, e il dispiegamento di truppe russe al confine ucraino aumenta le tensioni quotidiane.>> [Qui mi permetto un’osservazione personale, perché mi sembra che si sottovaluti il fattore della pressione minacciosa dell’allargamento dell’Alleanza Atlantica verso i paesi dell’Est Europa, e le esercitazioni militari che vengono svolte dagli Stati Uniti insieme agli altri paesi della NATO, Italia compresa, ai confini della Russia].
Poi l’analisi denuncia la persistente inadeguatezza dei provvedimenti per arrestare la crisi climatica, e la diffusione della pandemia. <<Al di là della pandemia, le preoccupanti lacune in materia di biosicurezza hanno reso chiaro che la comunità internazionale deve concentrarsi seriamente sulla gestione dell’organizzazione globale della ricerca biologica. Inoltre, la creazione e il perseguimento di programmi di armi biologiche ha segnato l’inizio di una nuova corsa agli armamenti biologici.>>
<<Alla luce di questo contesto di minacce multiple – con alcuni sviluppi positivi controbilanciati da tendenze negative preoccupanti e in accelerazione – i membri del Board per la Scienza e la Sicurezza ritengono che il mondo non sia più sicuro di quanto lo fosse l’anno scorso in questo momento e quindi decidono di fissare ancora una volta l’orologio del giorno del giudizio a 100 secondi dalla mezzanotte. [… segue l’allerta che ho evidenziato all’inizio]
<<L’anno scorso, nonostante i lodevoli sforzi di alcuni leader e del pubblico, le tendenze negative nelle armi nucleari e biologiche, il cambiamento climatico e una varietà di tecnologie dirompenti – tutte esacerbate da un ecosfera di informazione corrotta che mina il processo decisionale razionale – hanno mantenuto il mondo a un passo dall’apocalisse. I leader globali e il pubblico non si stanno muovendo con la velocità o l’unità necessarie per prevenire il disastro.
I leader di tutto il mondo devono immediatamente impegnarsi in una rinnovata cooperazione nei molti modi e luoghi disponibili per ridurre il rischio esistenziale. I cittadini del mondo possono e devono organizzarsi per esigere che i loro leader lo facciano – e rapidamente. La soglia della morte non è un posto dove bighellonare.>> [Neretto mio]
Il comunicato segue con l’analisi circostanziata delle singole minacce che non è il caso di riportare in modo dettagliato (moltissimi articoli di Pressenza lo hanno fatto costantemente in passato), raccomandando comunque la lettura completa1: mi limito ad elencare i titoli delle sezioni
La corda tesa del nucleare
Il cambiamento climatico: molte chiacchiere, relativamente poche azioni
La nascente minaccia biologica alla civiltà
Tecnologia dirompente (disruptive) nell’era della disinformazione
Passi pratici per allontanare il mondo dalla catastrofe e verso un mondo più sicuro
<<La nostra decisione di mantenere l’orologio dell’apocalisse a 100 secondi da mezzanotte è un chiaro avvertimento al mondo: Dobbiamo allontanarci dalla soglia della morte. Sono necessari passi immediati e pratici per proteggere l’umanità dalle grandi minacce globali che abbiamo delineato:>>
Passi seri per la riduzione della minaccia nucleare.
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Accelerare i processi di decarbonizzazione.
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Ridurre i rischi biologici di tutti i tipi attraverso un migliore monitoraggio delle interazioni animali-umani, miglioramenti nella sorveglianza e segnalazione internazionale delle malattie, maggiore produzione e distribuzione di forniture mediche, e una maggiore capacità ospedaliera.
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Gli Stati Uniti dovrebbero persuadere gli alleati e i rivali che il non-primo uso delle armi nucleari è un passo verso la sicurezza e la stabilità.
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Il presidente Biden dovrebbe eliminare l’autorità esclusiva del presidente degli Stati Uniti di lanciare armi nucleari e lavorare per convincere gli altri paesi con armi nucleari a mettere in atto barriere simili.
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La Russia dovrebbe rientrare nel Consiglio NATO-Russia e collaborare alla riduzione dei rischi e alle misure per evitare l’escalation.
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La Corea del Nord dovrebbe interrompere i test e gli sviluppi.
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L’Iran e gli USA dovrebbero ristabilire l’accordo sul nucleare iraniano.
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Gli investitori privati e pubblici dovrebbero reindirizzare i fondi dai progetti sui combustibili fossili verso investimenti rispettosi del clima.
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I paesi più ricchi del mondo dovrebbero fornire più sostegno finanziario e cooperazione tecnologica ai paesi in via di sviluppo per intraprendere una forte azione climatica. Gli investimenti per il recupero di COVID dovrebbero favorire gli obiettivi di mitigazione e adattamento al clima in tutti i settori economici e affrontare l’intera gamma di potenziali riduzioni delle emissioni di gas serra, compresi gli investimenti di capitale nello sviluppo urbano, nell’agricoltura, nei trasporti, nell’industria pesante, negli edifici e nelle apparecchiature e nell’energia elettrica.
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I leader nazionali e le organizzazioni internazionali dovrebbero escogitare regimi più efficaci per monitorare gli sforzi di ricerca e sviluppo biologico.
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I governi, le aziende tecnologiche, gli esperti accademici e le organizzazioni dei media dovrebbero cooperare per identificare e implementare modi pratici ed etici per combattere la disinformazione e la disinformazione su internet.
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In ogni ragionevole occasione, i cittadini di tutti i paesi dovrebbero chiedere conto ai loro funzionari politici locali, regionali e nazionali e ai leader economici e religiosi chiedendo “Cosa state facendo per affrontare il cambiamento climatico?
Complemento, soprattutto per le/i giovani: il Bulletin e il Doomsday Clock
Il Bulletin of the Atomic Scientists è stato fondato nel 1945 da Albert Einstein, J. Robert Oppenheimer, Eugene Rabinowitch e gli scienziati dell’Università di Chicago che hanno aiutato a sviluppare le prime armi atomiche nel Progetto Manhattan. Gli scienziati sentivano che “non potevano rimanere in disparte di fronte alle conseguenze del loro lavoro” e lavoravano per informare il pubblico e i politici sulle minacce create dall’uomo all’esistenza umana. Il Bulletin è stato fondato sulla convinzione che poiché gli esseri umani hanno creato questi problemi, abbiamo l’obbligo e l’opportunità di risolverli.
Il Doomsday Clock è stato creato nel 1947 dal Bulletin of the Atomic Scientists per comunicare quanto l’umanità sia vicina a distruggersi: usando l’immaginario dell’apocalisse (mezzanotte) e l’idioma contemporaneo dell’esplosione nucleare (conto alla rovescia fino a zero) per trasmettere le minacce all’umanità e al pianeta. Il Doomsday Clock è stabilito ogni anno dal Consiglio per la Scienza e la Sicurezza del Bulletin in consultazione con il suo Consiglio degli Sponsor, che include 11 premi Nobel. Progettato dal pittore Martyl Langsdorf, l’orologio è diventato un simbolo internazionale della vulnerabilità del mondo alla catastrofe delle armi nucleari, del cambiamento climatico e delle tecnologie dirompenti. L’Orologio dell’Apocalisse è un simbolo di pericolo, di speranza, di cautela e della nostra responsabilità reciproca.
L’orologio del giorno del giudizio è una metafora di quanto sia pericoloso questo momento della storia umana – e dell’urgente bisogno di essere coinvolti. Vogliamo sentire le azioni che ti ispirano e come possiamo lavorare insieme per salvare il mondo.
1. https://thebulletin.org/doomsday-clock/current-time/?utm_source=Announcement&utm_medium=Email&utm_campaign=Announcement01192022&utm_content=DoomsdayClock_2022Statement