A pochi minuti dall’inizio del Consiglio Regionale, questa mattina gli attivisti di Extinction Rebellion hanno messo simbolicamente in stato di emergenza climatica Palazzo Lascaris.
Casco da pompiere in testa, pettorine arancioni e, sotto gli occhi dei passanti, va in scena la nuova azione di Extinction Rebellion. Gli attivisti hanno addobbato la facciata di Palazzo Lascaris con nastro d’emergenza e appeso alle finestre dei grandi cartelli con scritto “Edizione straordinaria del Consiglio Regionale: Emergenza climatica ed ecologica“.
Al suono di una sirena antincendio, gli attivisti si sono poi seduti a terra ad attendere l’arrivo dei consiglieri regionali. Questa mattina si è infatti svolta la seconda giornata del Consiglio Regionale, in cui, tra le altre cose, si discuteva un ordine del giorno su “Qualità dell’aria e deroghe” presentato dai Consiglieri Bongioanni, Chiorino e Marrone.
In tema di crisi climatica ed ecologica, la Regione Piemonte, dal momento del suo insediamento, è passata da posizioni apertamente negazioniste [1] all’approvazione di una dichiarazione di emergenza fumosa [2], che non cita mai la necessità di ridurre drasticamente, fino ad azzerarle, le emissioni di gas climalteranti.
Nel 2021, tutti gli organi internazionali più autorevoli, dall’ONU [3, 4] all’Agenzia Internazionale per l’Energia [5], hanno più volte definito la situazione attuale come un “codice rosso per l’umanità”, evidenziando l’urgenza di fare quanto necessario per mantenere l’aumento delle temperature al di sotto degli 1,5°C.
Con l’azione di oggi, Extinction Rebellion richiama alle sue responsabilità l’organo di governo del territorio piemontese, che ha il dovere di proteggere i propri cittadini dagli effetti più drammatici della crisi climatica con fatti concreti e non solamente a parole.
Il documento di indirizzo regionale [6], pubblicato a fine novembre 2020, pone obiettivi di mitigazione stringenti: riduzione delle emissioni del 55 – 60% entro il 2030 e raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Obiettivi ambiziosi che devono essere tradotti in provvedimenti e tempistiche precise.
Extinction Rebellion continuerà a fare pressione sul Consiglio Regionale finché non verrà messo al centro dell’agenda politica lo stato di emergenza climatica ed ecologica che l’umanità sta affrontando. Nello specifico, il movimento chiede: (1) che si comunichi in modo puntuale ai cittadini lo stato di crisi in cui viviamo e le catastrofi verso le quali stiamo andando incontro; (2) che si adottino le misure necessarie per ridurre le emissioni climalteranti il più̀ rapidamente possibile e che le politiche regionali siano in linea con questi obiettivi; (3) che si rimetta al centro la partecipazione democratica per le drastiche decisioni che dovranno inevitabilmente essere prese, tramite l’istituzione di Assemblee di Cittadini e Cittadine.
Non è più tempo delle dichiarazioni vuote: riconoscere lo stato di emergenza significa mettere in campo tutte le forze necessarie per proteggere i propri cittadini.
Con Amore e Rabbia,
Extinction Rebellion Torino