Dalle ore 10 e 45 è stato messo in atto a Roma un blocco stradale sulla tangenziale est, via del foro Italico, da persone preoccupate per il futuro della popolazione italiana, che chiedono l’indizione di Assemblee di Cittadine e Cittadini per deliberare le misure legate alla transizione ecologica. Consapevoli dei rischi, gli attivisti e le attiviste hanno infranto il foglio di via. La polizia è arrivata sul luogo del blocco immediatamente per identificarli e portarli via.
Con questo terzo blocco sta andando avanti la campagna “Ultima Generazione – Assemblee Cittadine ORA!” di Extinction Rebellion, nonostante le persone fermate per i blocchi del 6 e del 7 dicembre abbiano ricevuto 15 denunce, 7 sanzioni amministrative e 10 fogli di via da Roma fino a un anno e mezzo. Consapevoli dei rischi legali che stanno correndo, le persone hanno infranto il foglio di via e hanno bloccato le strade. Queste misure repressive e sproporzionate secondo le attiviste e gli attivisti non sono che un sintomo del rischio reale che stiamo vivendo: quello di finire in una situazione di autoritarismo e di repressione di ogni forma di protesta, specie sul tema dell’azione climatica. Gli attivisti e le attiviste, al contrario, tengono ferma la loro richiesta di maggiore partecipazione democratica alle scelte legate alla transizione ecologica, affinché esse non vengano imposte dall’alto ma vengano deliberate da un’Assemblea Nazionale di Cittadine e Cittadini.
Beatrice, una delle cittadine fermate, ha dichiarato: “Ho scelto di scendere in strada a fare disobbedienza civile nonviolenta perché se non facciamo nulla presto mancherà cibo e dovremo scappare dalle città per il caldo insopportabile. Anche se aumenterà la repressione per fermare noi persone preoccupate per il collasso climatico, credo che sarà necessario continuare su questa strada, per restituire il potere a cittadine e cittadini. Un’Assemblea di Cittadini/e fornirebbe alle persone comuni un modo per ottenere un cambiamento radicale.”
Le persone fermate, con le difficoltà legate ai provvedimenti repressivi messi in atto, intendono proseguire i loro blocchi stradali finché non verranno realizzate le due richieste della campagna: l’indizione dell’Assemblea di Cittadini/e Nazionale deliberativa sulla giustizia climatica ed ecologica entro il 2022; ottenere un incontro pubblico con Mario Draghi e alcuni ministri e ministre del suo governo.
La campagna “Ultima Generazione- Assemblee ORA” si inserisce in un contesto internazionale dove attivisti/e in Germania, Australia, Gran Bretagna, Svizzera e altri Paesi stanno incrementando l’impatto disobbedienza civile per forzare l’inadempienza dei governi di fronte alla più grande crisi che l’umanità sta affrontando, confrontandosi con repressione e pene severe. In Gran Bretagna nove cittadini del movimento Insulate Britain che avevano bloccato il raccordo che circonda Londra sono stati condannati a pene da 3 a 6 mesi di carcere.