Appuntamento questo pomeriggio alle ore 17:00 in Piazza della Rinascita.
Oltre 44.764 persone sono morte nel tentativo di raggiungere la Fortezza Europa. A Tripoli, quasi 3000 rifugiati stanno protestando davanti alla sede dell’UNHCR dopo la detenzione di massa di 5000 persone e la morte di sei persone all’inizio div ottobre. Migliaia di persone sono attualmente bloccate e stanno subendo violenze al confine polacco-bielorusso e vengono respinte in Bielorussia. Giornalisti e operatori dei diritti umani vengono tenuti fuori dal confine, che è diventato una zona militarizzata in stato di emergenza.
Qual’è la risposta degli Stati membri dell’UE e delle sue istituzioni?
La Polonia ha dispiegato oltre 12.000 guardie al confine con la Bielorussia e sta costruendo un muro al confine, così come la Lituania e la Lettonia. 32 anni dopo la caduta del muro di Berlino, la Germania chiede all’UE di aiutare la Polonia a “mettere in sicurezza le proprie frontiere esterne”.
Frontex continua a collaborare con la cosiddetta “guardia costiera” libica per costringere le persone a tornare in Libia dove subiscono torture e altre gravi violazioni dei diritti umani.
Frontex continua a collaborare con la cosiddetta “guardia costiera” libica per costringere le persone a tornare in Libia dove subiscono torture e altre gravi violazioni dei diritti umani.
Nell’ambito dei suoi sforzi di esternalizzazione delle frontiere, l’UE esercita forti pressioni sui paesi terzi affinché agiscano come avamposti delle guardie di frontiera. I massimi funzionari dell’UE visitano paesi come Armenia, Egitto, Iraq, Giordania, Libano, Turchia e Emirati Arabi Uniti per chiedere di interrompere i voli per la Bielorussia.
Frontex sta costruendo una propria forza paramilitare di polizia di frontiera (Corpo permanente della guardia di frontiera) di 10.000 persone, che è già stata dispiegata in Italia, Grecia, Spagna, Balcani occidentali, Lituania e Lettonia. Frontex ha recentemente assegnato un contratto alla società di armi austriaca Glock per la fornitura di armi da fuoco a questo corpo.
Frontex sta costruendo una propria forza paramilitare di polizia di frontiera (Corpo permanente della guardia di frontiera) di 10.000 persone, che è già stata dispiegata in Italia, Grecia, Spagna, Balcani occidentali, Lituania e Lettonia. Frontex ha recentemente assegnato un contratto alla società di armi austriaca Glock per la fornitura di armi da fuoco a questo corpo.
Alimentando conflitti, ingiustizie e cambiamenti climatici e incoraggiando il commercio di armi, l’UE è una delle cause per cui le persone sono costrette a lasciare le proprie case. Allo stesso tempo, l’UE e i suoi Stati membri militarizzano i propri confini e conducono respingimenti illegali.
Le politiche di confine dell’UE sono intrinsecamente razziste e rafforzano le strutture di potere coloniali e capitaliste. Nessuno è illegale. Tutti dovrebbero essere liberi di muoversi e vivere.
Le politiche di confine dell’UE sono intrinsecamente razziste e rafforzano le strutture di potere coloniali e capitaliste. Nessuno è illegale. Tutti dovrebbero essere liberi di muoversi e vivere.
Saremo in piazza Salotto alle ore 17 insieme ad altre 25 realtà politiche e non per denunciare la politica di morte europea e chiedere l’abolizione di Frontex il suo braccio operativo. Lo faremo proiettando immagini dai confini d’Europa e della Libia.
Lo faremo amplificando la voce dei nostri fratelli e sorelle rifugiati, intrappolati in paesi dove l’umanità e il diritto sono riservati esclusivamente agli stranieri con passaporti pesanti, lasciapassare per ricchi investitori o faccendieri, poco importa, purché non persone comuni che fuggono da dittature, guerre e desiderio di vita. Lo faremo insieme, con una larga e trasversale partecipazione.
Ci saremo per informare e svegliare anche questa provincia europea troppo spesso anestetizzata.