Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia -a cura RedPA-
Catania, venerdì scorso a piazza Roma, Sciopero della Scuola: soddisfazione di CUB e COBAS
Per il sindacato di base siciliano si apre una decisiva stagione per la scuola. Quella di venerdì è stata una importante giornata di lotta dove si è svolta anche un’assemblea di strada. Diversi gli interventi, molti i delegati e le RSU dei sindacati di base Cobas Scuola e Cub Sur. Sono stati approfonditi i temi del Contratto/chimera, della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro; delle Classi pollaio; della Dispersione scolastica che, purtroppo, viaggia a due cifre in Sicilia. Ed inoltre sono state affrontate le tematiche su: internazionalizzazioni dei servizi socio-educativi e delle diverse abilità; immissioni in Ruolo su tutti i posti vacanti; superamento della distinzione Organico di diritto/Organico di fatto; scuola dell’infanzia ad orario normale (8/16); tempo pieno e tempo prolungato; sperimentazioni didattiche con organici adeguati.
Questo il quadro rivendicativo in sintesi delle OO.SS di Base: “Non possiamo consentire a nessun “eversore” di non applicare le due sentenze Tar e CGA (2019) che statuiscono che per ogni studente – giusta comma 3, art.3 della L.104 – è necessario avere 1 docente a tempo pieno, 1 assistente alla comunicazione, 1 assistente igienico personale per l’ intero orario di frequentazione delle lezioni dei ragazzi disabili”. (NotaCUB)
“Pino, vita accidentale di un anarchico” al cinema Rouge et Noir di Palermo
Lunedì 13 ore 21:40 – Piazza Verdi 8
Torna al Rouge et Noir “Pino, vita accidentale di un anarchico”, il bel film di Claudia Cipriani dedicato a Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico milanese vittima innocente della Strage di Stato. Sarà proiettato lunedì 13 dicembre, giorno nel quale 52 anni fa fu arrestato e portato negli uffici della Questura di Milano, da cui non uscirà più vivo.
Il 12 dicembre 1969 una bomba esplode dentro la Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana, a Milano, provocando numerose vittime. Non è una bomba qualsiasi: per la storia d’Italia, per la storia personale di milioni di italiani, diventa “la” bomba. Un’esplosione che stravolge la vita sociale, i destini individuali di un’intera generazione e di quelle successive. Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre, nella Questura di Milano, muore Giuseppe Pinelli, ex partigiano, anarchico, ferroviere, padre di due figlie, persona colta, mite, generosa. I vertici della polizia dichiareranno che “si è suicidato”, riconoscendo la colpa dei suoi compagni anarchici attentatori.
Non è soltanto una vile menzogna, è l’attuazione di una vera e propria strategia della tensione che vuole colpire la democrazia in Italia attraverso il settore più esposto e meno difeso da strutture di partito: quello del movimento anarchico e libertario. Dietro la morte di Pinelli, voluta da un intreccio micidiale di apparati dello Stato e servizi segreti deviati e internazionali, c’è un disegno mondiale di destabilizzazione e fascistizzazione.
Ci vorranno lunghi e duri anni di battaglie politiche e culturali, condotte dagli anarchici e da una parte crescente della sinistra, da giornalisti, intellettuali e artisti, perché la verità venga a galla, perché si parli di “strage di Stato”, perché la figura di Pinelli diventi un simbolo di giustizia sociale per l’Italia libera. info
“L’EUROPA TRADITA. Storia neoliberista delle istituzioni europee” – Giornata di studio
Palermo, martedì 14 ore 17:00 Lab. “A. Ballarò” (Largo Rodrigo Pantaleone 9)
Incontro pubblico aperto ai movimenti sociali, sindacali e politici, attorno al tema del neoliberismo economico affermatosi definitivamente negli anni Ottanta con la reaganomics, il cui sistema trovò terreno fertile per imporsi anche in Europa, grazie alla scuola ordoliberista che – nel frattempo – avrebbe assunto la centralità comunitaria nell’edificazione dell’UE, conquistando la scena della governamentalità, facendo assurgere a fondamento giuridico costitutivo dell’Unione il principio basato sul presupposto indiscutibile della ’”Economia sociale di mercato”.
Questo dibattito giunge assai opportuno proprio in questa fase storica in cui è in gioco il destino ecologico e sociale di un pianeta che ormai mostra tutti i segni della insostenibilità con il modello di sviluppo dominante nell’era del capitalocene.
Gli Stati Uniti sono ritenuti da sempre la patria elle politiche neoliberiste. Eppure queste politiche hanno dovuto imporsi distorcendo spesso istituzioni che si erano sedimentate in più di due secoli di storia, a partire da diverse situazioni contingenti, e diverse finalità. Al contrario le istituzioni europee hanno cominciato lentamente a prendere forma nel secondo dopoguerra, e hanno seguito un percorso tortuoso fino ai giorni nostri, che si è spesso sviluppato in perfetto parallelo con l’affermarsi sempre più deciso delle pratiche e delle politiche neo liberiste. Possiamo dire che l’influenza di questo nuovo corso, rappresentato soprattutto dalla Germania e dalla sua ascesa, è stato tale che oggi le istituzioni europee e il loro funzionamento, possono essere considerate emblematiche dei nuovi modi dell’affermarsi di un mercato sempre più “libero e spoliticizzato”, e sempre più dominante sulle compagini statali.
La giornata di studi del Caffè filosofico “Bonetti” sarà introdotta da una relazione di Antonio Minaldi della Redazione Pressenza Palermo. Il dibattito potrà essere seguito in remoto (da smartphone occorre avere la app) su piattaforma Google Meet-codice: yztfjozxrx, ma anche in diretta online sulle pagine FB del Laboratorio Andrea Ballarò \ Caffè filosofico B. Bonetti\ Associazione culturale Malaussène
Lotta per il lavoro! Lotta per il futuro! Presidio dei NaStrini davanti il Centro per l’Impiego
Palermo, martedì 14 ore 09:00- Via Praga – CUB\Confederazione Unitaria di Base
Progetti, Sviluppo e Investimenti per la nostra Città, questo continua ad essere il percorso del movimento dei Nastrini che, nella città, sembra allargarsi sempre più, coinvolgendo strati dell’ampia popolazione palermitana che soffre il disagio sociale aggravato dalla crisi pandemica. “Per il diritto al lavoro, per un cambiamento delle nostre vite”, invitano disoccupati, precari, indigenti e giovani inoccupati a scendere in piazza per rivendicare tutti i diritti di cittadinanza negati: “Per avere massima disponibilità ad ascoltare le nostre richieste sulla ricollocazione al lavoro – scrivono nel comunicato congiunto con la CUB –, ognuno di noi deve fare la propria parte e avere il massimo entusiasmo per una grande ripartenza dei NaStrini”. Chiudono con un significativo accalorato appello: “Vi aspettiamo numerosi e RUMOROSI come solo noi NaStrini sappiamo fare per arrivare ad ottenere il tavolo tecnico e per ricordare alle istituzioni che è necessario un intervento che crei lavoro ai tanti palermitani Disocuppati”. (leggi il comunicato)
Conferenza Finale del progetto SCORE: “L’inclusione sociale di donne immigrate e rifugiate attraverso lo Sport – comunicato
Palermo, mercoledì 15 ore 16:00 – Ecomuseo Mare Memoria Viva (ex deposito locomotive di Sant’Erasmo)
Negli ultimi anni il concetto di sport e inclusione sociale è stato un tema di grande interesse, Nonostante ciò, le comunità di donne immigrate incontrano ancora numerosi ostacoli nell’accedere a servizi di tipo ricreativo nel paese ospitante. Da qui emerge che la piena partecipazione e coinvolgimento di queste richiedono un intervento ancora più incisivo e strutturato.
Durante la Conferenza Finale SCORE, oltre a presentare la guida e tutti i risultati raggiunti all’interno del progetto, verrà organizzata una tavola rotonda con allenatori/allenatrici e membri di organizzazioni della società civile che discuteranno di nuove strategie e buone pratiche per garantire il coinvolgimento di persone di origine straniera nella vita sociale e ricreativa del paese d’arrivo attraverso lo sport. [info]
La libertà di movimento è un diritto non un reato: “Dal Mare al Carcere: la criminalizzazione dei cosiddetti scafisti” – risultati e obbiettivi dopo un anno di ricerca
Palermo,venerdì 17 ore 18:30 – Arci Tavola Tonda (Canteri Culturali Zisa)
Nell’ultimo decennio, l’Italia ha arrestato migliaia di persone per il solo fatto di aver guidato, attraverso il Mar Mediterraneo, una barca con a bordo migranti: i cosiddetti ‘scafisti’. Ad un anno dall’inizio della ricerca intrapresa da Arci Porco Rosso, Alarm Phone, Borderline-europe e Borderline Sicilia sono molti gli obbiettivi raggiunti: la pubblicazione di un report, “Dal Mare al Carcere”, che racconta il percorso delle persone accusate di essere scafisti, analizzando e quindi denunciando la criminalizzazione della migrazione; l’apertura di un dibattito tra realtà molto diverse che costellano le sponde del Mediterraneo; ma, soprattutto, un’idea comune che prende forma, quella di abbattere la narrazione dominante nei paesi europei, che ritrae la figura del cosiddetto scafista come un criminale da punire in maniera esemplare, e di costituire una resistenza effettiva ai sistemi punitivi che vengono messi in atto nei confronti delle persone accusate di aver guidato una barca. Sono questi obbiettivi raggiunti che aprono orizzonti a nuove idee e aspirazioni. Costituire reti territoriali presenti intorno alle carceri, poter meglio raggiungere e supportare le persone criminalizzate per aver portato un’imbarcazione oltre la frontiera europea, poter capire più a fondo la loro esperienza, amplificarla e riflettere su come essere una rete solidale. Perché una resistenza forte è radicata sul territorio, è in strada, è dietro le sbarre, è RETE.
Consulta il report «Dal mare al carcere» su www.dal-mare-al-carcere.info. Per ulteriori informazioni leggi il comunicato Arci Palermo\ Arci Tavola Tonda\Arci Porco Rosso
“????? ??? ?????????. ? ????? ?????? ????? ??????? ? ?? ???????????̀ ????? ?????????????” Presentazione all’Ecomuseo Mare ‘Memoria Viva’
Palermo, venerdì 17 ore 18:00 – ex Deposito locomotive di Sant’Erasmo
Il 17 dicembre il libro (FrancoAngeli 2021) arriva a Palermo. Il volume, edito nel 2021 per i tipi della “Franco Angeli”, indaga il fenomeno della rigenerazione a base culturale in Italia partire dall’esperienza di ?????????????, il programma nazionale dedicato ai centri culturali innovativi nati da processi di riattivazione dal basso promosso da Fondazione Unipolis. La pubblicazione, curata da Roberta Franceschinelli, racconta la diffusione negli ultimi dieci anni in tutta Italia di nuovi centri culturali multidisciplinari e ibridi in cui si sperimentano linguaggi e si indaga il contemporaneo fuori dai contesti tradizionali. Luoghi in cui convivono spazi per la produzione artistica, biblioteche di territorio, coworking, atelier di artigiani, sale per concerti o per il teatro, contesti di attivazione e riattivazione che recuperano siti abbandonati dismessi, parzialmente inutilizzati o rifunzionalizzati. L’incontro sarà l’occasione per riflettere su questi temi in maniera condivisa con i relatori presenti e tutti i partecipanti. vedi il programma
Open Fields – Incontro finale e tavola rotonda: prevenire e combattere il razzismo e la xenofobia
venerdì 17 ore 15:00 – Palazzo Ziino (via Dante 53)
Open Fields è un progetto che vuole contro i lavoratori e le lavoratrici di origine straniera nelle aree agricole dell’Italia meridionale. In questi territori, numerosi lavoratori e lavoratrici di origine straniera vengono impiegati nel settore agricolo e col loro lavoro permettono che molti prodotti (solo per fare alcuni esempi: il pomodoro, le arance) siano sulle nostre tavole e nei mercati. Un “lavoro”, però, che troppo spesso si inserisce in circuiti di sfruttamento, in cui i diritti sono costantemente lesi e i lavoratori e le lavoratrici subiscono pregiudizi e diffidenza diffusa. Il progetto, attraverso azioni di informazione, formazione, sensibilizzazione ed educazione alla cittadinanza, rivolti specificamente a studenti, operatori legali e operatori dell’informazione, ha cercato di costruire azioni contro le differenti forme di discriminazione dei lavoratori stranieri impiegati nel settore agricolo in Sicilia, Puglia e Calabria. Leggi il programma
Dopo la COP26 sui cambiamenti climatici il Fridays For Future Palermo scende in piazza per gridare forte: “Invertire la rotta è possibile ed è necessario ora più che mai” – Comunicato
Si è recentemente conclusa la COP26, l a Conferenza delle Nazione Unite sui cambiamenti climatici del 2021. Oltre 100.000 attivisti per il clima sono scesə in piazza a Glasgow, dove la COP26 si è tenuta , per ribadire la necessità di costruire un nuovo modello di sviluppo alternativo a quello presente che genera morte e distruzione ambientale. Tuttavia, i risultati della COP26 si rivelano , ancora un volta, insufficienti: in base ai calcoli dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, con gli accordi attuali, nel 2100 il riscaldamento globale toccherà 1.8°C, superando 1.5°C che la scienza indica da decenni come soglia limite oltre la quale gli effetti della crisi climatica saranno irreversibili. Invertire la rotta è possibile ed è necessario ora più che mai. Se la politica non ci ascolta, la costringeremo a farlo continuando a scioperare. Per questo, VENERDÍ 17 DICEMBRE, scenderemo in corteo per le strade di Palermo. [segui informazioni – Fridays For Future Palermo]
No a Frontex: Fermiamo i naufragi ed i respingimenti. Per un 18 dicembre solidale in una Sicilia aperta all’accoglienza! – comunicato Rete Antirazzista Catanese
Catania, sabato 18 ore 16 – Presidio di fronte alla sede di Frontex c/o piazza Maravigna
Da oltre 6 anni l’apertura a Catania di una sede Frontex , poco dopo il tragico naufragio del 18 aprile 2015 (oltre 800 morti), ha potenziato la militarizzazione dei porti e dei mari; la città di Catania è stata privata della sede storica dell’ufficio anagrafe (ex convento Santa Chiara), generosamente offerto in comodato d’uso gratuito dall’ex sindaco Bianco, trasferendo il servizio nel periferico quartiere San Leone.
Negli ultimi anni la solidarietà è stata ulteriormente criminalizzata con forsennate e menzognere campagne sulla “sicurezza” grazie alle politiche antimigranti dei governi di centrosinistra e centrodestra che si sono succeduti. Proprio da Catania è partita la campagna anti ONG (“taxi del mare”) che ancora prosegue boicottando le navi umanitarie, le uniche rimaste a garantire preziosi soccorsi in mare. Quest’anno sono arrivati nelle coste italiane circa 63000 migranti ed oltre 30000 sono stati intercettati dai carnefici della cosiddetta Guardia costiera libica, lautamente finanziata dai governi europei ed armata da quelli italiani. Sempre a Catania durante il sequestro della nave Diciotti nell’estate 2018 in migliaia nel porto abbiamo manifestato per accogliere i 177 migranti, così come nel centro città fino alla sede di Frontex a conclusione della Carovana spagnola Abriendo Fronteras.
A livello europeo sta crescendo la mobilitazione contro l’esistenza della agenzia della guardia di frontiera e costiera europea Frontex e nelle ultime settimane, soprattutto nelle Università, docenti, studenti ed associazioni si mobilitano per far cancellare al Politecnico di Torino il vergognoso accordo con Frontex per fornire cartografia, poiché ci si renderebbe complici della micidiale gestione securitaria delle frontiere della fortezza Europa, dalla rotta balcanica a Calais e Ceuta, dalla Polonia alla Sicilia. info-adesioni: catanianofrontex@gmail.com
Anche a Palermo #AbolishFrontex . La giornata internazionale “dei Migranti” e l’ipocrisia governativa: “Nel 2021 non può esistere la schiavitù… e invece esiste eccome!”
sabato 18 ore 16:00 – Piazza Vigliena-Quattro Canti
La tratta di esseri umani è una forma moderna di schiavitù. Le vittime vengono maltrattate e minacciate dagli sfruttatori, che si occupano di reclutare, trasferire e procurarsi le persone con lo scopo di sfruttarle nella prostituzione, come forza lavoro o per la rimozione di organi.
In questa situazione inaccettabile i nostri Governi, hanno il coraggio di festeggiare giornate come quella mondiale dei “diritti umani”, nonostante siano i primi a violarli e a pagare perché siano violati continuamente da paesi come la Libia.
Oggi in questa giornata internazionale “dei Migranti”, che i nostri Governi hanno istituito con tanta ipocrisia, riteniamo opportuno gridare a gran voce per ricordare alla cittadinanza le 45.000 vite perse alle frontiere in questi anni e chiedere ai nostri Governi che la questione migratoria sia affrontata fuori dall’ottica emergenziale e della sicurezza dei confini, ma in quella della tutela dei diritti umani uguali per tutti/e, nelle agende politiche, in modo che nessuno debba più morire nel tentativo di attraversamento delle frontiere.
Chiediamo alla nostra Unione Europea di abolire “Frontex”, istituire canali legali di ingresso, corridoi umanitari e riformare le politiche di asilo.
Chiediamo di far sì che la giornata di questo 18 Dicembre non sia una mera ricorrenza, ma, che sia un punto d’inizio per iniziare realmente ad occuparsi della gravissima situazione che vede i migranti costretti a fuggire dalle proprie terre perché da anni depredate, violentate e impoverite anche dall’occidente.
In collegamento anche con il presidio di Catania gli organizzatori invitano la cittadinanza di Palermo ad unirsi ad un grido, all’unisono con le altre città italiane nell’abito del movimento AbolishFrontex, volto alla richiesta di Giustizia ed Uguaglianza per tutti e tutte.
comunicato di Forum Antirazzista Palermo\ Stra Vox\Mediterranea Saving Humans Palermo\Moltivolti\Comitato di base No MUOS – Palermo\Gambian Association Palermo
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