Sfidare luoghi comuni e pigrizie del pensiero; ridefinire le polarità classiche di centro e periferia, nucleo e margine, centralità e marginalità; attraversare territori, magari geograficamente distanti, ma idealmente vicini, seguendo la bussola dei diritti umani, della nonviolenza, della solidarietà, dell’inclusione, in una parola, della «costruzione della pace». È questo il tema dell’iniziativa che si terrà, nell’ambito della prossima edizione della BookCity di Milano, venerdì 19 novembre 2021, alle ore 18.00, presso il Centro di Nonviolenza Attiva (Via Mazzali 5, Milano), con la partecipazione di Alessandra Montesanto (docente, formatrice e attivista per i diritti umani), Gianmarco Pisa (operatore di pace ed esperto nella gestione costruttiva dei conflitti) e Olivier Turquet (educatore, coordinatore della redazione italiana di Pressenza e dell’associazione editoriale Multimage).
Il tema del dialogo rappresenta, al tempo stesso, anche il tentativo di mettere alla prova concetti troppo spesso dati per scontato, eppure ricchi di significati non sempre pienamente esplorati, a partire da quelli di “centralità”, “prossimità” e “relazione”. Nuove centralità emergono ogni qual volta luoghi, solo apparentemente remoti o geograficamente inconsueti, si arricchiscono di significati incisivi, capaci di fornire inedite chiavi di lettura e originali strumenti di attivazione sul terreno dell’inclusione sociale, del dialogo tra le culture, della trasformazione dei nostri contesti sociali. Il ruolo delle agenzie educative, da una parte, e il contenuto dei luoghi della memoria e del patrimonio culturale, dall’altra, sono due tra gli innumerevoli aspetti che centri sempre più aperti e porosi e periferie sempre meno remote e impraticabili consegnano alla nostra realtà, tra metropoli urbane e spazi del conflitto. Sullo sfondo, il tema grande della pace, declinato qui in senso positivo: non solo «assenza della guerra», ma costruzione, appunto, di inediti «spazi di relazione», di inclusione e di convergenza. Due i libri chiamati a fornire la traccia di questa originale riflessione: il volume di Alessandra Montesanto, Visioni periferiche. La narrazione dell’hinterland in Italia e nel mondo, Firenze 2020, e il volume di Gianmarco Pisa, Di terra e di pietra. Forme estetiche negli spazi del conflitto, dalla Jugoslavia al presente, Firenze 2021, entrambi editi da Multimage.