Mentre il summit delle Nazioni Unite sul clima continua a Glasgow, in Scozia, più di 100.000 manifestanti sono scesi in strada durante il fine settimana per chiedere un’azione più urgente e significativa per prevenire una catastrofe planetaria. L’attivista climatica svedese Greta Thunberg ha definito la COP 26 un “fallimento”.
“I nostri leader continuano ad aprire nuove centrali a carbone, a costruire oleodotti e a usare la tecnica del fracking, senza ascoltare le voci che chiedono aiuto a causa dell’attuale distruzione. I leader non hanno capito che non possiamo mangiare carbone, non possiamo bere petrolio e non possiamo respirare il cosiddetto gas naturale” ha dichiarato l’attivista per il clima ugandese Vanessa Nakate rivolta ai manifestanti.
Sabato si sono tenuti in ogni continente marce, raduni ed eventi online, come parte del movimento globale. Un’analisi di Global Witness ha scoperto che centinaia di lobbisti dei combustibili fossili stanno inondando la COP 26, con oltre 100 compagnie di carbone, petrolio e gas e gruppi associati rappresentati. Secondo il rapporto, se la lobby dei combustibili fossili fosse una delegazione nazionale alla COP, sarebbe di gran lunga la più grande.