Il destino dell’umanità è nelle mani del G20, il cui imminente incontro a guida italiana è previsto a Roma per il prossimo 30 e 31 ottobre: decidendo a favore o contro la moratoria sui brevetti per il vaccino Covid deciderà se salvare o condannare a morte milioni di persone. “Chiediamo al presidente Draghi che l’Italia esprima al G20 un’indicazione chiara e univoca per la sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini, in attuazione di quanto peraltro previsto dagli accordi internazionali TRIPS/’94 sulla proprietà intellettuale, proprio per fronteggiare gravi emergenze, come quella attuale che non accenna a finire, come purtroppo dimostra la ripresa delle infezioni e dei decessi anche in diversi paesi d’Europa”, ha dichiarato Vittorio Agnoletto, medico e coordinatore del Comitato italiano della campagna europea Diritto alla Cura- Right2cure-No profit on pandemic.
“Non bastano e non servono le generiche dichiarazioni che il nostro governo ha più volte fatto sulla necessità di rendere disponibili i vaccini in tutto il mondo. – continua Agnoletto – O l’Italia si schiera esplicitamente a favore della moratoria e si batte perché anche l’UE assuma questa posizione, oppure siamo di fronte a dichiarazioni di facciata che rendono il nostro governo corresponsabile del genocidio che si sta consumando nei Paesi poveri”
Nella battaglia mondiale per mettere i vaccini a disposizione di tutti e soprattutto dei Paesi più poveri attraverso la sospensione temporanea dei brevetti, la riunione del G20 rappresenta di fatto il passaggio decisivo prima della riunione interministeriale dell’OMC prevista dal 30 novembre al 3 dicembre prossimi, dove dovrà essere assunta la decisione definitiva
Ma proprio fra i Paesi del G20 ci sono le più forti opposizioni, nello specifico UE e Gran Bretagna, alla richiesta di sospensione per tre anni avanzata esattamente un anno fa da India e Sud Africa, sottoscritta da oltre 110 paesi nel mondo, da centinaia di scienziati e personalità di spicco mondiale della cultura e della politica e che ha trovato uno straordinario sostegno in Papa Francesco. Si moltiplicano anche i messaggi di allarme sulla grave disparità nella distribuzione dei vaccini provenienti da diversi organismi a livello internazionale: 133 dosi di vaccino ogni 100 persone ricche e solo 4 ogni 100 povere, questa l’accusa del Consiglio degli Economisti OMS, a cui fanno eco 48 ambasciatori UNICEF che denunciano che i Paesi del G20 hanno ricevuto un numero di dosi pro capite di vaccino contro il Covid-19 15 volte maggiore rispetto a quelli dell’Africa subsahariana.
Anche gli impegni di donazioni più volte annunciate sono smentiti dalla realtà: solo il 14% delle dosi promesse dal programma COVAX è arrivato a destinazione, mentre si ha notizia che ai Paesi poveri vengono destinate partite di vaccini prossimi alla scadenza.
La campagna europea “Nessun profitto sulla pandemia” Diritto alla Cura- Right2cure-No profit on pandemic, https://noprofitonpandemic.eu/it/, in vista della riunione interministeriale dell’OMC dal 30 novembre al 3 dicembre ha scelto il prossimo 2 novembre, “giorno dei morti” per chiedere ai cittadini europei di pubblicare sui social il proprio volto illuminato da una candela, fino a raccogliere 10.000 fotografie per testimoniare le 10.000 vittime che il Covid provoca mediamente ogni giorno nel mondo. Ogni foto dovrà essere inviata all’indirizzo della campagna dirittoallacura@gmail.com e sarà costruito un poster gigantesco, che viaggerà sul web oltre ogni confine.